Berlusoni annetterà le Isole Maltesi all’Italia?

Bar Spread
Carpent poma nepotes

Al Bar Spread, un signore con cappello e uno studente di Storia e Filosofia con bicicletta sfogliano alcuni quotidiani.

“Pare che Berlusconi voglia vendere parecchi suoi immobili di pregio per comprare delle isole.”
“Era da molto che lei non sentiva il bisogno di scherzare con la politica.”
“Non scherzo”.
“Allora perché pronuncia in maiuscolo la I di Isole?”
“Perché sono Maltesi”.
“E la Repubblica di Malta lo aiuterà?”
“No.”
“Quindi?”
“E’ Berlusconi: ama fare le cose in grande.”
“Avanti, traduca.”
“Vuole comprare tutte le Isole Maltesi.”
“E’ impazzito?”
“Sì, secondo la migliore tradizione risorgimentale, nella quale se non sbaglio dichiara di riconoscersi.”
“Non mi risulta che Cavour, Garibaldi, Mazzini e Vittorio Emanuele fossero pazzi.”
“Davvero? Per raggiungere un primo nucleo di unità d’Italia, Cavour muore praticamente di consunzione, Garibaldi rischia di morire in battaglia mille volte, Mazzini passa la metà della sua vita in prigione e Vittorio Emanuele II carica a cavallo gli austriaci: le sembra sia stata gente sana di mente?”
“Come farebbe Berlusconi a comprare le Isole Maltesi?”
“Promuovendo un Referendum tra i maltesi per l’annessione all’Italia come Provincia autonoma.”
“E poi?”
“Per il disagio iniziale di doversi adattare al cambiamento istituzionale e per perfezionare la lingua italiana, assicurando a ciascun maltese una somma di …… euro.”
“Non ho sentito bene la cifra.”
“Deciderla io che non la devo sborsare sarebbe facile, lo chieda all’interessato.”
“Ma sarà veramente interessato?”
“Se vorrà lasciare non solo soldi ai figli ma anche un cognome glorioso, sì.”
“E noi che possiamo fare per aiutarlo?”
“Una colletta nazionale, non solo per aiutare lui, ma soprattutto per convincere gli orgogliosi falconi maltesi a non restare succubi della loro presunzione indipendentista riducendosi a essere completamente schiavi della malavita organizzata.”
“Hm … sì … però …”

“Ci porta altri due caffè per favore?”
“Uno solo, per me un succo di pomodoro, grazie”.

Trilinguismo obbligatorio in Francia Germania Italia   Claudio Susmel

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