L’oro depositato nel Regno Unito torni in Italia o si venda
Cur in Patria non custoditur?
Marzo 2019
In tanti, continuando a volgere lo sguardo sul passato, deplorano la raccolta dell’Oro alla Patria organizzata per finanziare la guerra all’Etiopia.
Perché non sono altrettanti nel reclamare il rientro dell’Oro alla Patria custodito nella Bank of England di un Regno Unito preda di antitetiche convulsioni eurofile eurofobe?
La Bank of England ha poi reso le tonnellate d’oro richieste dal Venezuela lo scorso anno?
Il rifiuto opposto avrebbe come base giuridica una clausola secondo la quale la Bank of England si riserva il diritto di non restituirlo; clausola vessatoria di un contratto dalla valenza giuridica degna al massimo di Paperon de Paperoni (Scrooge).
Sembra più attendibile che il rifiuto sia frutto dell’ennesima strategia comune tra due paesi anglosassoni, Stati Uniti e Regno Unito, volta a condizionare la politica internazionale; in questo caso riguardante il Venezuela, che si vuole al più presto orfano del suo attuale presidente Maduro, affamato d’oro per risolvere emergenze economiche nazionali gigantesche.
A noi italiani che importa?
Innanzi tutto a noi italiani, e al resto del mondo, importa rilevare la assoluta inaffidabilità del detentore istituzionale Bank of England e di quello politico Regno Unito: il bene altrui custodito va restituito appena richiesto. Punto.
La follia politica dilagante tra i politici britannici che stanno gestendo l’uscita del Regno Unito dalla Comunità Europea, rende inoltre ancora più insicura la custodia delle circa 300 tonnellate dell’oro italiano affidato ai britannici.
Che fare?
Custodirlo in Banca d’Italia?, o in altri caveau di banche italiane su territorio italiano per differenziarne la rintracciabilità aumentando quindi la sicurezza della custodia?
Venderlo al Regno Unito per saldare transazioni economico finanziarie italo – britanniche?
Venderlo a nazioni, super potenze del Pianeta, che ne ottengano la trasmissione con più rapidità di noi?
I tempi sono favorevoli per ottenere un buon prezzo.
I tempi sono ultra maturi per devolvere l’integrale ricavato a scomputo del Debito Pubblico Italiano.
Continuino i cercatori di Storia ad analizzare l’infecondo impiego dell’Oro alla Patria del 1935.
Agiscano i politici per un fecondo, indilazionabile, impiego dell’Oro alla Patria nel 2019.
Fiume d’Italia
1919 – 2019
Memoria Patriae prima vis
Il 27 gennaio 1924 l’Italia e il Regno dei S. H. S. (serbo croato sloveni) firmavano il Patto di Roma, che sanciva l’annessione all’Italia di Fiume, pur diminuita di Porto Baross e di altra parte del territorio storicamente amministrato dalla sua Municipalità.
“Servizio di leva civile obbligatorio in Italia" Claudio Susmel
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RELAZIONE SU “I CONFINI NATURALI D’ITALIA”
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