I vecchi zii d’Italia Parolin e Mattarella
Magna voce modica mente incedit mediocritas
Fine maggio 2019
A proposito della richiesta di protezione per la propria parte, rivolta a Dio da un politico di casa nostra, il cardinale Parolin (nomen omen) el ga dito una parolina giusta, il Serenissimo infatti ha detto che è pericoloso invocare Dio – che unisce – per una parte sola – che divide –; lo ha detto con voce lieve e sicura, sorridente, e lungi mirante verso la Storia e verso il Futuro.
Ad ascoltarlo veniva alla mente il bozzetto scritto da Manzoni, là dove rappresenta le richieste delle autorità lombarde perché si rintracci il tessitore fuggitivo Renzo, e la risposta data dal politico della Repubblica Veneta con toni e modi e parole che anche Parolin gavaria dito se fosse stato lui a interpretare il personaggio seicentesco del grande romanzo storico italiano.
Già, alla fin fine l’Italia viene tenuta a galla dal gilet dei Mattarella, e dal sorriso non ingenuo o mellifluo ma cautamente cordiale dei Parolin.
Dopo l’immane disastro – sicut Vittorio Emanuele Orlando dixit – della sconfitta subita dall’Italia nella prima parte della Seconda Guerra Mondiale (1940 – 1943) bene profetizzò Leo Longanesi quando scrisse che ci avrebbero salvati le vecchie zie.
Non è dato quantificare quanto contributo abbia portato al contenimento dello spread e del debito pubblico il quotidiano oscuro ma preziosissimo lavorare e vivere delle vecchie zie con l’equilibrio e il decoro ottocentesco cui voleva alludere il grande giornalista.
Certo è che qualche vecchio zio sta combattendo alla grande perché il buon senso vinca le avventurose analisi politico economiche dell’urlatore di turno.
Ulteriore conforto viene dal rilevare che un vecchio zio come Parolin xe un italian delle Venezie e un vecchio zio come Mattarella da Sicilia nisciu.
Il che suggerisce che al di qua delle Alpi la roba buona si trova da per tutto.
E ad avere l’attenzione di ascoltarla quando parla a voce bassa, finisce che si scelgono i governanti migliori.
“Servizio obbligatorio di leva civile in Italia” Claudio Susmel
Fiume d’Italia
1919 – 2019
Memoria Patriae prima vis
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