Fuori i Serial Cliccher dalle Istituzioni

No allo sperpero dei fondi europei
Rei Pubblicae bellum

01 gennaio 2021

Il Serial Cliccher  fa politica senza immergere le mani nel calcestruzzo dei cantieri, o la vanga nei campi.
Non si preoccupa neppure di stilare progetti che prevedano dignitoso salario a chi occupare se ne dovrebbe, e prestissimo,  per evitare che 209 miliardi dell’Europa finiscano in consulenze e assistenza infruttuosa.
Preferisce il poltronesco sterile sperpero di fondi tramite bonus lineari che può disporre con un clic del computer in dotazione dal Governo, dalla Regione, dalla Provincia, dal Comune.

Va impedita la rapina dei fondi europei ai Serial Cliccher.
Prestando attenzione ai progetti, ai preventivi di bilancio, alle voci “consulenza”, all’infinito pulviscolo di erogazioni a beneficio di singoli Comuni, propedeutici di quelli a beneficio di Circoscrizioni e altre comunità rionali quando non addirittura parentali.
Non sostenendo l’istituzione di altre costose inutili Provincie, Comuni, Circoscrizioni, Comunità varie.

Vanno votiati, sostenuti coloro che progetteranno e realizzeranno lotti di terreno agricolo con rustica piccola abitazione da assegnare a disoccupati veri che hanno voglia autentica di lavorare, che costruiranno ferrovie non ad alta velocità ma capillari, ospedali, guardie mediche, acquedotti, ponti, strade, porti, edifici scolastici.
Roba che si veda, si possa toccare, si possa quantificarne il risultato qualitativo confrontandolo alla spesa.
Questa volta o lavoreremo con terra e mattoni o finiremo tutti nel baratro economico ormai alle porte.
Non solo i nostri figli e nipoti, come con pseudo altruismo dicono e scrivono in tanti, ma noi stessi per primi.
Non è più questione di anni, ma di mesi.

Vadano fuori i Serial Cliccher da questo Governo e dal prossimo, qualunque sia la loro composizione partitica.
Con loro dentro non sarà, non potrà essere un Buon Anno 2021.

Servizio obbligatorio di leva civile in Italia”   Claudio Susmel

Centosessantesimo anniversario dell’Unità d’Italia Incompleta
1861 – 2021
Memoria Patriae prima vis

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