Ettari di buona terra in affitto
per 150 euro all’anno
Pro bono hominum
Marzo 2021
A San Gavino, centro abitato tra Cagliari e Oristano, il Sindaco Tomasi, l’Assessore all’Agricoltura Ennas e la Giunta comunale tutta credono nella Nuova Frontiera, nel pascolo e nella coltivazione di oltre 70 ettari comunali oggi infruttuosi, da dare in affitto con un canone annuale da 70 a 150 euro per ettaro, a seconda del loro pregio.
In altra pagina di OBLO’ s’è scritto di incentivi per la rivalutazione di piccoli borghi sull’Appennino centrale.
Sembra che la necessità di staccarsi dalle nubi virali che dilagano tra le affollate vie di città stia suggerendo in più parti d’Italia a politici avveduti quegli incentivi alla transizione socio residenziale che costituisce l’unico vero indifferibile intervento chirurgico contro la peste di questi tempi.
Repressione e programmazione contro il virus: la campagna vaccinale nazionale incentivata anche a muso duro – continui Draghi –, e la programmazione nazionale di decentramento abitativo e lavorativo – non aspetti ancora Draghi – non solo contro il Covid ma anche contro quella marea di nullafacenti, costretti – non sempre costretti – all’inattività dalla mancanza di offerte di lavoro nei congestionati grandi centri urbani.
Torniamo nel Medio Campidano.
Auspicabile che sindaco, assessore, sangavinesi tutti, non elevino barriere d’ingresso per i non residenti nel Comune, ma accolgano qualsiasi agricoltore allevatore apicultore italiano che abbia voglia di lavorare – non faranno fatica a saggiarne la stoffa – così che arrivino frutti copiosi.
Questi sì che che resteranno tutti nella terra comunale che li avrà coltivati..
“Servizio obbligatorio di leva civile in Italia” Claudio Susmel
Centosessantesimo anniversario dell’Unità d’Italia Incompleta
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Memoria Patriae prima vis