La vacua promessa sulla redistribuzione dei migranti del Commissario della Comunità Europea agli Affari Interni

I segnali di fumo della Johansson senza nessun arrosto per l’Italia
Rem aggredendo fidem saepe fregit Europa

25 maggio 2021

Segnamoci questa data del 25 maggio 2021: il Commissario dell’Unione Europea agli Affari Interni Johansson promette un accordo di redistribuzione negli altri Stati nazionali U.E. degli immigrati irregolari in Italia.

Intanto osserviamo che cominciare ad affrontare a fine maggio il problema dell’immigrazione irregolare sulle coste italiane d’Europa, equivale a varare a luglio una campagna antincendio in Sardegna o in Sicilia: puerile, ingannevole, pressoché inutile.
Da inizio 2021 gli immigrati irregolari in Italia sono più di diecimila.
Più del triplo di quanti sono stati per tutto l’anno gestito dal Ministro degli Interni Matteo Salvini; se ne ricordi Giorgia Meloni se vincerà la gara per la Presidenza del Consiglio.
Già fioriscono le erudite quanto non scientificamente documentate analisi circa l’ineluttabilità del fenomeno migratorio, nonostante l’efficiente Ministero Salvini sia recentissimo.
Nota di colore: pare che l’Irlanda abbia assicurato che accoglierà 10 degli immigrati irregolari in Italia.

Missioni Don Bosco, Medici Senza Frontiere, e altre Onlus di operatori votati alla salute del Pianeta più povero sono presenti in Africa, Asia, Centro e Sud America.
Attendono che vengano loro dirottate le risorse profuse per il sostentamento di immigrati illegalmente sbarcati in Italia e per le nazioni che avendo allentato i controlli sulle proprie coste li ripristino.
Le Onlus impiegherebbero queste risorse per la costruzione di pozzi d’acqua dolce, ospedali, scuole, centri di avviamento professionale in nazioni che non ci ricattano.
A queste navighi la Marina Militare Italiana.

In attesa che venga assemblata la Marina Militare della Federazione Europea.

 “Servizio obbligatorio di leva civile in Italia”   Claudio Susmel

Centosessantesimo anniversario dell’Unità d’Italia Incompleta
1861 – 2021
Memoria Patriae prima vis

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