Due errori di Zelens’kyj e due di Putin
Per pontes hostes in fuga convertere
16 aprile 2022
Al nemico che fugge ponti d’oro.
Un errore di Zelens’kyj: bombardare due piccoli territori russi non ha minimamente giovato alle forze ucraine né tantomeno alla loro immagine – che resta comunque confermata – di Nazione aggredita nel conflitto in corso russo ucraino.
Stante la ritirata dei russi dai territori ucraini del nord, lo spirito di Kutuzov si sarebbe guardato bene dal provocarli ma ne avrebbe al massimo sollecitato la retroguardia, e avvantaggiato il loro viaggio lontano dalla capitale Kiev.
Un secondo errore di Zelens’kyj: bombardare la nave ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero non ha demolito la capacità offensiva complessiva delle flotte russe contro il litorale e le città ucraine, e ha comunque colpito un mezzo militare che viene internazionalmente considerato territorio della nazione che vi inalbera bandiera, figurando anche in questo caso come aggressore.
Stante il mancato bombardamento massiccio di Odessa, lo spirito di Kutuzov si sarebbe guardato bene dal provocare la Marina Russa, tra l’altro anche con squillanti filatelici proclami di vittoria che miopi falchi russi possono mostrare ai propri concittadini incitandoli a vendetta.
Un errore di Putin: rilevate le minacce di conseguenze per gli episodi su descritti da parte di autorità e commentatori vari russi, avrebbe potuto – e può ancora – contraddirli, presentandosi come il Presidente di una nazione aggredita, tatticamente, che non reagisce alle provocazioni. Avrebbe potuto – e può ancora – chiedere due sistemi di difesa antiaerea alla Unione Europea e o alla NATO per i due centri russi bombardati: provocazione?, non sono queste due organizzazioni pronte a difendere gli aggrediti?
E’ quello che farebbe lo spirito di Kutuzov, che seppe resistere nel complesso della guerra del 1812 alla puerile aggressività del suo Imperatore Alessandro contro l’invasione delle armate guidate dal rinnegato italiano Napolione Buonaparte, e alle sue provocazioni.
Un secondo errore di Putin: dopo il bombardamento della sua nave Ammiraglia nel Mar Nero, avrebbe potuto – e può ancora – allontanare quella flotta dalle coste ucraine. Recuperando così parecchia considerazione da parte del Pianeta intero preoccupato dalle minacce di guerre nucleari, che lentamente si tradurrebbe per lui e il suo popolo in benefici a medio e lungo termine molto concreti.
E’ quello che farebbe lo spirito di Kutuzov, cui importò nulla del nemico, e dei suoi territori – provvide a morire prima di valicare verso occidente i confini russi – ma solo di evitare il servaggio alla sua Patria ricca di Storia e di Letteratura.
Che gli auguri di Buona Pasqua aiutino i popoli slavi del nord a risorgere dai peccati d’orgoglio che portano solo morte, come già negli anni ’90 del secolo scorso tra i popoli slavi del sud (slavi jugo).
Che gli auguri di Buona Pasqua aiutino i polacchi e i britannico statunitensi a non soffiare sul fuoco facendo tracimare la guerra oltre i confini attuali.
“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia” Claudio Susmel
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
1922 – 2022
Memoria Patriae prima vis