Il cassonetto dei poveri e degli anziani
Salus prima
Cagliari, 25 settembre 2024
La raccolta porta a porta prevede per la più parte dei condomìni la consegna di mastelli familiari.
Il consiglio comunale di Cagliari discute circa le modalità di rinnovo del relativo contratto.
Raccolta porta a porta significa che i ragazzi che hanno conquistato il mutuo o la busta paga per il loro primo bivanetto, devono sistemarsi i 4 o più ingombranti mastelli in casetta a scapito di movimento e a grave scapito dell’igiene; anche in presenza di prezioso quanto raro frutto neonato.
Significa che gli anziani, anche d’inverno, anche col maestrale – a Cagliari gemellato con la Bora di Fiume e Trieste – devono esporli dopo le 20 e ritirarli prima delle otto del giorno successivo, anche se solo parzialmente autosufficienti.
Significa che d’estate – quella cagliaritana ormai tropicale – un solo giorno di mancato ritiro aumenta il fetore del mastello dell’umido e il pericolo di infezioni.
Significa che il condòmino in caso di impossibilità a muoversi – a Cagliari una famiglia su due è mononucleare – è costretto a pagare un estraneo per farlo: tutti ricchi?, a quale politica sociale si ispirerà per il rinnovo del contratto il Consiglio Comunale di Cagliari?, a quella di Maria Antonietta?
La reintroduzione dei cassonetti è l’unica soluzione.
Uno per uno, strada per strada – con la velocità consentita da nuove risorse finanziarie o sottratte a varie vacuità festaiole – si potranno sostituire i cassonetti a vista con quelli a scomparsa, presenti da decenni n varie città del resto d’Italia e d’Europa.
Quelle civili.
“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia” Claudio Susmel
1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis