La Santa Messa delle 07:00
Heri hodie cras
03 febbraio 2025
Pio XI proclamò S. Giovanni Bosco venator animarum, cacciatore d’anime.
Di tutte le anime.
Di vecchi e di giovani.
Una Messa in latino, col celebrante rivolto all’altare.
Solo una Messa al giorno in latino.
Quella del primo mattino.
Obbligatoria per decreto papale.
In ogni parrocchia.
Perché.
Non costituirebbe reato: il più diffuso rito di oggi, col celebrante rivolto ai fedeli, non ha sostituito quello tradizionale, lo ha affiancato.
Una Messa che rappresenta non solo una antica tradizione di colori e ambientazioni e movimenti cari a tanti fedeli di età avanzata, cari a giovani di buona volontà disorientati dai tanti accenti diversi della rumorosa società di oggi, in cerca di stabilità, di un punto di riferimento millenario e non quotidiano, di una Chiesa che non si esprima con la lingua di questo o quel Capo di Stato del momento.
Fedeli, vecchi e giovani, che non si sono ribellati alle “novità” della Chiesa pur non prediligendole.
Fedeli che amano un rito che fa visualizzare la raccomandazione di essere discepoli di Dio, non del popolo che va servito ma non ubbidito.
Fedeli che non sono sicuri che le lingue dei cosiddetti vivi trasmettano la Fede e l’autorità centrale della Chiesa meglio del latino, la lingua dei cosiddetti morti.
Di primo mattino sì, che costringa ad alzarsi presto per ascoltarla, così che il latino ricordi che tutto fu tramandato da migliaia di anni con fatica non solo con la suggestione del rito.
“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia” Claudio Susmel
1924 – 2025
Centounesimo anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis