Tra i due litiganti
i piccoli non godono
Le isole maltesi (Gozo, Comino, Cominotto, Malta e Filfola) sono parte geograficamente integrante dell’Arcipelago Centrale Italiano; 315 chilometri quadrati circa che emergono a sud di Capo Scalambri in Sicilia.
Sono state romane.
Nel corso dei secoli le hanno prese diversi eserciti stranieri: ianua Italiae senza adeguata serratura.
La Francia le occupa nel 1798, e Ferdinando Re di Napoli e di Sicilia le dichiara guerra. Intervengono in soccorso di Ferdinando i britannici, che sbarcano nelle Isole; con la pace di Parigi del 1814 però, le nordiche lontane isole britanniche ottengono la sovranità sulle meridionali mediterranee isole maltesi: il soccorso non era stato dato a titolo gratuito.
Le isole maltesi diventano indipendenti il 21 settembre 1964, conservando come Capo dello Stato il monarca britannico. Raggiungono l’indipendenza piena solo il 13 dicembre 1977, quando diventano una Repubblica, con un Presidente eletto tra i suoi cittadini.
Britannici e francesi si erano combattuti per mezzo Pianeta, e nel Mediterraneo a fungere da facile bottino per il vincitore erano state alcune regioni degli staterelli italiani disuniti, come le Isole Maltesi, la Corsica, e altre ancora.
Una vecchia storia quella del particolarismo statuale italiano, che nel corso dei secoli si ripresenta sotto le maschere semantiche più disparate; macroregione è quella scelta per il XXI secolo dai politici mediocri, che per brillare di luce propria hanno da sempre un’unica possibilità: ridurre il palcoscenico territoriale su cui muoversi.
Claudio Susmel