Senkaku o Diaoyu
Cherso chiamata anche Cres
Natura sicut limes
Luglio 2022
Dal Mare Cinese Orientale emerge un arcipelago di circa 7 chilometri quadrati che il Giappone chiama Senkaku, e la Cina di Pechino chiama Diaoyu.
Dalla lettura e dall’ascolto di numerosi giornali italiani risulta che dal punto di vista storico le isole sono contese da più di un secolo; pare però che le rivendicazioni siano aumentate di volume da quando nei pressi dell’Arcipelago si sono scoperte riserve di gas naturale.
Forse sarebbe meglio lasciar perdere le infinite dispute storiche, che hanno visto anche l’intervento di nazioni non facenti parte del continente asiatico, e concentrarsi esclusivamente sui confini naturali, appurando se l’Arcipelago si trovi entro i confini marittimi naturali del Giappone, della Cina di Pechino, o della Cina di Taipei (Taiwan); salvo concordare una partecipazione agli utili derivanti dallo sfruttamento del gas naturale per la nazione esclusa dall’amministrazione politica dell’Arcipelago.
Il confine marittimo viene discusso anche nel mare Adriatico settentrionale, tra Slovenia e Croazia.
L’Italia invece non discute il suo confine marittimo.
Eppure l’Italia potrebbe dire più di una parola sui confini marittimi in Adriatico: l’isola di Cherso/Cres, per fare un esempio, appartiene geograficamente alla nostra nazione, ma politicamente alla Croazia. Rivendicarla non significa voler mandare navi da guerra a incrociare nel Golfo del Quarnaro e truppe da sbarco sulla costa istriana, ma ipotizzare una sua riannessione all’Italia sì, garantendo il bilinguismo perfetto italiano croato sul suo territorio, e varie forme di partecipazione agli utili derivanti dallo sfruttamento del mare che la circonda per la Croazia cedente la propria sovranità politica.
Le isole istriano dalmate dell’Adriatico sono migliaia di chilometri più vicine a noi delle isole Senkaku/Diaoyu.
"Servizio di leva militare obbligatorio in Italia" Claudio Susmel
1922 – 2022
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
Memoria Patriae prima vis