Telecapodistria sopravviva
al futuro cambio di confine politico
Sine linguarum finibus
25 ottobre 2019
Telecapodistria, che trasmette in sloveno e in italiano, dovrà esistere anche quando il confine politico tra Italia e Slovenia verrà fissato al displuvio alpino delle Alpi Giulie.
Quando il confine politico italo – sloveno cioè coinciderà con il confine naturale tra le due nazioni, quello violato da noi italiani nel 1941 con l’annessione di Lubiana ed altri territori transalpini, quello violato oggi dagli sloveni con la perdurante occupazione di territori italiani posti a ovest delle Alpi Giulie.
Le Alpi Giulie segnano il confine naturale da fissarsi tra i territori delle nazioni viventi sui loro diversi versanti, il bilinguismo nelle regioni confinanti segna il limite da fissarsi politicamente al confine naturale millenario delle Alpi.
Telecapodistria è un bene internazionale che continuerà a garantire il bilinguismo televisivo italiano – sloveno, così come oggi garantisce il bilinguismo televisivo sloveno – italiano.
I rappresentanti istituzionali della Repubblica di Slovenia siano consapevoli che quanto più la rafforzeranno, tanto più avranno lavorato per l’identità linguistica dei loro nipoti o pronipoti slovenofoni, oltre che per la loro attuale democrazia.
Intendiamoci, quello di Telecapodistria non è un bilinguismo televisivo perfetto.
E’ però qualcosa di importante.
Alle 19,00, la scelta che offre la ricezione televisiva a Cagliari è ampia, internazionale, nazionale e regionale.
E macroregionale, come quella rappresentata da Telecapodistria.
Il suo telegiornale “TuttOggi”, con i suoi collaboratori Fischer, Giuricin, Kovacic, fornisce notizie di politica e cronaca sull’area transfrontaliera italo – slovena – croata dell’alto Adriatico.
Anche le trasmissioni sulla scuola, di Gherardi Seppi, oltre che valorizzare le iniziative della comunità nazionale italiana autoctona del territorio politico attuale della Slovenia, ne esplora e mette in rilievo i legami con quella del territorio politico italiano.
Quando poi si guarda “Istria e dintorni”, si vede la bellezza dell’Istria tutta da Muggia al Quarnaro, si sente quasi il profumo di quella nostra terra, del suo cibo, dei suoi vini, dei suoi fiori, e di nostalgia grande.
Ancora un cenno alle notizie da Fiume che, nonostante la bravura del corrispondente Andrea Marsanich, sembrano venire da un mondo lontano dall’Europa, perché a Fiume non c’è né il bilinguismo televisivo, né quello scritto, né quello visivo a parte qualche targa con i vecchi nomi italiani delle strade murate nel centro città. E perché a Fiume il suo consiglio comunale ha recentemente votato a favore dell’accensione di un mutuo per integrare le risorse economiche occorrenti al ripristino del Galeb, la rugginosa nave di rappresentanza del genocida Tito. Povera Fiume, in che mani sei caduta.
A chiusura del telegiornale le previsioni del tempo (Vreme) mostrano una carta geografica con le indicazioni relative a Venezia, Capodistria, Rovigno, Fiume: bora e compagni non vengono fermati dalle linee di confine politico, così come non vengono fermate la luce, la musica, le parole delle lingue più diverse.
Telecapodistria è molto più di quanto si è scritto, e se qualche suo collaboratore vorrà segnalare a Oblo’ una qualsiasi integrazione sarà il benvenuto.
“Servizio obbligatorio di leva civile in Italia” Claudio Susmel
Fiume d’Italia
1919 – 2019
Memoria Patriae prima vis
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RELAZIONE SU “I CONFINI NATURALI D’ITALIA”
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A RICHIESTA CLAUDIO SUSMEL INVIERA’ IL PROGRAMMA
Ho ricevuto “Oblò” tramite Pietro Valente , interessantissimo il ragionamento su Telecapodistria. I cuscinetti lungo le linee di Confine forse potranno ammorbidire le “naturali” asperità. Cordiali saluti Gianna