Ennesimo tentativo
di snazionalizzazione dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia
Redde suum Italiae
8 novembre 2019
Domani nove novembre Telecapodistria, a meno di interventi dell’ultima ora, cesserà le sue trasmissioni via satellite, quelle che consentono a gran parte del territorio politico italiano e a quello transnazionale italo sloveno croato dell’alto Adriatico di seguire le sue trasmissioni.
Al di la delle nebulose giustificazioni economiche, risulterebbe l’ennesimo passo contro la presenza dell’identità nazionale italiana in alto Adriatico e contro la memoria della stessa tra gli abitanti del territorio politico italiano.
E’ forse arrivato il momento di ricordare la Dichiarazione Tripartita del 1948, secondo la quale Stati Uniti, Regno Unito e Francia chiesero la restituzione all’Italia della Zona B del mai costituito Territorio Libero di Trieste previsto dal Trattato di Pace del 1947.
Chiediamone l’attuazione, considerato che gli attuali occupanti sloveni e croati della Zona B non facilitano la condivisione con l’Italia neppure delle frequenze radio televisive in lingua italiana che vanno per l’aria che sovrasta l’Istria, Fiume e la Dalmazia.
Che sta succedendo?
Niente di nuovo.
Da millenni nazioni transalpine tentano di valicare le Alpi in direzione Italia per occuparne il suo territorio di pertinenza geografica; dal 1947 la Jugoslavia prima, la Slovenia e la Croazia poi, occupano parte di quello situato a ovest delle Alpi Giulie e delle Alpi Dalmatiche.
L’occupazione di un territorio avviene non solo con la misura estrema, il genocidio dell’etnia autoctona: gli italiani lo subirono in Istria Fiume e Dalmazia prevalentemente negli anni Quaranta del Novecento, ma anche con il successivo “rastrellamento” dell’identità culturale dei sopravvissuti e lo spegnimento progressivo dei legami con gli esuli dall’area di insediamento storico. Procedimento questo realizzato ulteriormente in alto Adriatico con il non rinnovo del noleggio del satellite di Telecapodistria.
Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio si ricorda di essere nato nella stessa Regione che diede all’Italia il vincitore di Vittorio Veneto Armando Diaz?, che diede all’Italia l’autore della Canzone del Piave E. A. Mario?
E’ entrato nella Storia d’Italia per aver combattuto con tutte le sue forze per il taglio dei parlamentari che solo dolosissime elezioni politiche anticipate potrebbero ormai bloccare.
Entri ora nella Storia del Risorgimento d’Italia tentando di aumentare di qualche chilometro quadrato il territorio geografico italiano amministrato dalla Repubblica Italiana, o impedendo con un sostegno economico del suo Ministero – pare siano sufficienti meno di 300.000 euro – l’ulteriore spegnimento dell’identità culturale italiana in Istria Fiume e Dalmazia che si otterrebbe con lo spegnimento del satellite di Telecapodistria.
Quale partito politico italiano che si autodefinisce patriottico oserà negargli la solidarietà politica parlamentare e operativa?
“Servizio obbligatorio di leva civile in Italia” Claudio Susmel
Fiume d’Italia
1919 – 2019
Memoria Patriae prima vis
CLICCANDO SULLA NUVOLETTA CELESTE A FIANCO DEL TITOLO
POTRETE LASCIARE UN COMMENTO
(COMPARIRA’ SOLO IL VOSTRO NOME NON LA VOSTRA E-MAIL)
RELAZIONE SU “I CONFINI NATURALI D’ITALIA”
PER ASSOCIAZIONI E ISTITUZIONI
A RICHIESTA CLAUDIO SUSMEL INVIERA’ IL PROGRAMMA