Il Parlamento non si scavalca
Mali malum remedium non est
15 dicembre 2020
Il Serial Cliccher fa politica senza immergere le mani nel calcestruzzo – si usa ancora? – di strade ponti acquedotti fogne, o la zappa nei campi.
Non si preoccupa neppure di stilare e pubblicizzare progetti che prevedano dignitoso salario a chi occupare se ne dovrebbe, e prestissimo, per evitare che 209 miliardi dell’Europa finiscano in consulenze e assistenza infruttuosa.
Ciò non toglie che anche nell’acqua sporca della sua attività politica – correggo: partitica – nuoti il bambino dalla bracciata giusta.
Durante il Ventennio dittatoriale venne creata la MVSN (Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale), il Gran Consiglio, e altro ancora, che non si sostituirono all’Esercito o a quel che era rimasto del Parlamento ma li affiancarono.
Facciamola corta: quando nel 1943 si verificò la frattura tra Monarchia e Regime, questo trovò – fu spinto a farlo dagli ex alleati tedeschi – copiosi avanzi della struttura organizzativa ideologica e psicologica per creare un nuovo Stato.
E fu guerra civile.
Il Trattato di Pace del 1947 – stilato dai nuovi alleati russo britannico statunitensi con codazzo di camerieri vari – punì l’Italia intera; nessuna meraviglia, che interesse avrebbero dovuto avere a non interpretare le vicende storico belliche nel modo più favorevole ai loro commerci e alla loro supremazia militare?
Il Parlamento e gli altri organi costituzionali della Nazione – Regno, Impero o Repubblica che sia – non si scavalcano; al momento si possono ottenere risultati eccellenti nel farlo ma alla lunga manca la roccia della certezza del diritto, sotto i piedi, nella testa, erga omnes.
Che interesse avrebbero oggi gli olandesi che hanno ottenuto per sorteggio di ospitare la sede per l’Agenzia Europea del Farmaco a non sospendere le erogazioni di fondi all’Italia accampando l’incertezza del suo diritto, la confusionaria straripante folla di politici e porta borsellini – in questi nostri tempi grami anche le borse si rimpiccioliscono – della recondita e ultima ora?
E verrebbe in nostro soccorso Macron – nomen non omen – che platealmente abbraccia in pubblico il Presidente egiziano Al Sisi durante le investigazioni in corso circa le torture e la morte inflitte al nostro concittadino Regeni nel paese delle a quanto pare sempiterne mute Sfingi?
E di fronte a questi galantuomini che vogliamo andare con due strutture parallele?
Il Parlamento attuale è stato criticato da 70 italiani su cento che lo hanno voluto sfoltire e legittimamente ci sono riusciti.
Andrà monitorato sempre più anche sotto il profilo delle competenze tecniche.
Non scavalcato però, per di più con gambe così corte da non riuscire neppure a farlo del tutto ma limitandosi a volergli stare in groppa per dirigerlo a proprio piacimento e non secondo la volontà degli elettori.
Questa volta lo sperperatore di denaro pubblico tramite bonus lineare Matteo Renzi ha ragione.
Sì, minacciando il Presidente del Consiglio Conte di togliere l’appoggio al suo Governo in caso di iper sovrastrutture extraparlamentari istituite per amministrare il Recovery Found ha ottenuto visibilità per il suo partito, e il relativo assolo in Parlamento è stato degno per ponderato crescendo di termini e toni e volumi del più classico dei monologhi teatrali.
Ciò non toglie che abbia ragione.
Sorbiamoci visibilità e teatralità.
Sono i danni collaterali del farmaco suggerito.
Da sopportarsi per evitare la MVSC (Milizia Volontaria per la Sicurezza di Conte).
“Servizio obbligatorio di leva civile in Italia” Claudio Susmel
Il Trattato di Rapallo istituzionalizza lo Stato libero di Fiume
confinante con l’Italia
1920 – 2020
Memoria Patriae prima vis