La storia dell’Arcipelago
sardo corso toscano
chiede di ubbidire alla Geografia
Historiae investigatio
lutulenta ab aqua puerum separat
5 settembre 2022
Mancano 19 giorni alle elezioni politiche italiane.
Ricordare solo una azione della politica internazionale trascorsa equivale a mentire, ipotecando il futuro della propria comune Patria.
Nel 1942 l’Italia sbarcò con le armi in Corsica.
La pubblicistica italiana del tempo coltivava la cultura i costumi e la lingua italiana di Corsica.
In Corsica, alle elezioni di qualche tempo fa gli schieramenti politici autonomisti e indipendentisti hanno vinto.
Li hanno guidati corsi che si chiamano Simeoni, Talamoni, Mondolini; cognomi con radici e desinenze italiane.
La prudenza ispira qualcuno dei capo partito a chiarire che le rivendicazioni corse non hanno nulla a che spartire con quelle catalane; qualcuno mira alla codificazione della specificità corsa nella costituzione francese, qualcun altro chiede l’ufficialità per la lingua corsa, qualcun altro si oppone alla libera compravendita immobiliare sull’isola mirando ad evitare un annacquamento etnico dell’insediamento abitativo storico corso.
Pasquale Paoli, u babbu di a patria, si era a suo tempo candidato a un vicereame per “La Bellissima” amministrata dagli allora occupanti britannici, i quali invece gli preferirono un britannico, esattamente come 400 anni prima in Sardegna, nel 1300, gli aragonesi preferirono per la stessa carica un aragonese al sardo Ugone d’Arborea, che coltivava la stessa ambizione vicereale.
Si suggerisce fraternamente ai Simeoni, Talamoni, Mondolini e a tutti i loro elettori di recarsi periodicamente a Bonifacio per vedere a vista d’occhio Santa Teresa di Gallura sulla costa settentrionale sarda, o a Macinaggio per vedere a vista d’occhio Capraia e le altre isole dirimpettaie della costa toscana: per non cullarsi nell’illusione di abitare in una sperduta invincibile isola dell’Oceano, ma prendere coscienza di vivere nella parte centrale dell’Arcipelago Occidentale Italiano, l’arcipelago sardo corso toscano.
Non lo sostiene solo chi scrive ma anche il Professore Nicola Zingarelli: Arcipelago, serie di isole sorgenti dal mare a poca distanza una dall’altra.
La Politica, per essere degna di essere scritta con la P maiuscola, deve leggere la Storia, che aiuta a distinguere del passato il bambino dall’acqua sporca.
Nessuno chiede un nuovo sbarco armato in Corsica, ma il sostegno forte alla cultura italiana della Corsica, e dal punto di vista amministrativo almeno la rivendicazione dela sua autonomia nell’ambito dell’ordinamento statale francese.
Quella autonomia vagamente promessa ai corsi in rivolta dopo il recente brutale omicidio in un carcere francese del politico corso Ivan Colonna.
Qualche partito politico italiano si batterà per conseguire questi obiettivi minimi?
O preferirà dolosamente mettere sullo stesso piano le aggressioni armate le rivendicazioni pacifiche per non fare nulla?
“Trilinguismo perfetto in Francia Germania Italia” Claudio Susmel
1922 – 2022
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
Memoria Patriae prima vis