L’Italia ha saldato il conto
Giorgia Meloni a Roma
Si hostis Italiam infamat debellatur
28 ottobre 2022
Cento anni fa la Marcia su Roma, che non fu fermata con lo Stato d’Assedio.
Oggi Giorgia Meloni, eletta dagli italiani perché andasse a Roma con le armi del Diritto, ha preso con chiarezza a stampatello le distanze dal Regime che ne seguì.
Lo aveva anticipato Mussolini, scrivendo parole inequivocabili: Un altro come me gli italiani non lo reggerebbero.
Il concetto espresso dal giornalista che non divenne mai completamente ex, fu per altro interpretato dallo stesso con una larghezza estrema; larghezza che lo condusse – uno dei pochi casi in cui fu lui a essere condotto e non a essere duce – a stravolgere la saggia regola romana che prevedeva la durata dell’istituto della dittatura per massimo sei mesi, protraendo la sua dittatura romagnola per oltre 20 anni.
Fa in ogni caso bene Giorgia Meloni a volersi far chiamare il Presidente, non fosse altro perché qualche mistico del sofisma dallo scarso seguito elettorale potrebbe ritenere la Presidente come un’altra, successore cioè di sesso femminile e perciò legittimata del più grande sostenitore italiano dell’impiego a tempo indeterminato, quindi potenziale ducina dei millennials di poderosa globalizzata ignoranza della Storia e non solo.
L’Italia ha pagato il conto.
Tutti noi italiani abbiamo pagato la nefandezza del 1938 e le idiozie del 1940 con territori, con limitazioni varie alla nostra libertà sociale economica militare, con scostumatezze di vario tipo (di massa e di galletti ribalducci da angiporto), che il Trattato di Pace del 1947 ha codificato, e che un infinito mea culpa nazionale ha protratto oltre ogni misura.
Ora è tempo che italiani e transalpini non cerchino più dividendi di vario tipo da sottili distinguo circa la posizione del Partito guidato da Giorgia Meloni.
Meloni Berlusconi Salvini denuncino in sede nazionale e internazionale chiunque voglia in futuro attentare col dubbio alla dignità identitaria democratica dello Stato Italiano, della Nazione Italiana, degli ottomila Comuni d’Italia.
E l’Opposizione sia solidale, oltretutto rivangare il passato non le da più alcun dividendo elettorale.
Come hanno ben capito Calenda e Renzi.
“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia” Claudio Susmel
1922 – 2022
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
Memoria Patriae prima vis