Il Dnepr tra la NATO e la Russia
Incendium exstinguere
4 aprile 2024
Noi cittadini europei abbiamo ascoltato sprovveduti protagonisti e gregari della politica internazionale fare dichiarazioni poco chiare, perfette per facilitare incidenti di guerra dall’esito genocida:
“Potremmo mandare i nostri soldati in Ucraina”.
“Non è in discussione il se, ma il quando l’Ucraina entrerà nella NATO”.
E via dicendo e scrivendo.
Noi cittadini europei terrorizzati da questi incoscienti politici, vorremmo ascoltare dichiarazioni e leggere delibere degli organi comunitari competenti chiare, per non indurre in tentazioni i belligeranti russi e ucraini:
“L’Unione Europea non manderà soldati in Ucraina, a meno di accordi con l’Ucraina stessa e con la Russia che ne prevedano lo stanziamento a ovest della “Cortina d’Acqua”, il fiume Dnepr, che separerebbe l’Ucraina dell’Ovest libera di associarsi alla U.E., dall’Ucraina dell’Est inevitabilmente condizionata, giuridicamente e politicamente, dalle esigenze di sicurezza ritenute tali dalla Russia.
“La NATO non ha alcun progetto di associazione dell’Ucraina dell’Est”.
Fissato il modus vivendi tra Unione Europea e Ucraina e Russia, tra NATO e Ucraina e Russia, potrebbe finalmente cessare la macelleria attuale e iniziare la corsa alla ricostruzione alle cure mediche e agli approvvigionamenti da una parte e dall’altra del Dnepr.
Dnepr: l’acqua spegne il fuoco.
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