L’armistizio del 3 settembre 1943
Annunciato da Badoglio l’8 settembre
Boni diurnarii veritas
16 agosto 2024
Nel Preambolo del Trattato di Pace del 1947 fra l’Italia e le Potenze Alleate e Associate, sottoscritto a Parigi il 10 febbraio 1947 si legge: […] Premesso che a seguito delle vittorie delle Forze alleate e con l’aiuto degli elementi democratici del popolo italiano, il regime fascista venne rovesciato il 25 luglio 1943 e l’Italia, essendosi arresa senza condizioni, firmò i patti d’armistizio del 3 e del 29 settembre del medesimo anno […].
Il testo riferisce del patto d’armistizio cosiddetto “breve”, firmato dal plenipotenziario italiano generale Castellano a Cassibile, sul territorio naturale italiano ormai invaso (Sicilia), e del successivo patto d’armistizio cosiddetto “lungo” che verrà firmato in seguito, ad ulteriore integrazione iugulatoria del primo.
L’8 settembre l’armistizio (“breve”) era già stato firmato da cinque giorni.
Quanto premesso per ricordare che quando si ascolta o si legge de l’armistizio dell’ 8 settembre, si ascolta o si legge una comunicazione sbagliata.
L’armistizio fu annunciato in Italia per radio ben cinque giorni dopo la sua firma per molteplici e importanti motivi, la cui descrizione occuperebbe in effetti troppo spazio per la rievocazione di un quotidiano o di una televisione.
Ma se è opportuno per i mezzi di comunicazione quotidiana non annoiare i lettori, è però altrettanto doveroso provare ad essere corretti; in questo caso non è difficile, basta parlare o scrivere di un Armistizio del 3 settembre annunciato l’8, o ancora più semplicemente di un Armistizio annunciato l’8 settembre.
Un insegnante di giornalismo di chi scrive, a proposito di una rubrica settimanale da tenere su un quotidiano, raccomandò a suo tempo: “Non fare il professore”.
L’allievo continua a cercare di ubbidirgli, sforzandosi di non risultare tedioso con lungaggini e supponenti minuzie, ma deve pur tener conto che da qualche parte ci sono dei ragazzi che si avvicinano alla Storia attraverso il giornalismo o un blog.
E se fossero così curiosi da affacciarsi sul passato proprio attraverso questo Oblo’?Negargli il tedio professorale va bene, ma perché privarli di veritiere nozioni elementari?
Post scriptum ricordiamoci che il Debito Pubblico Italiano a 2.948 miliardi di euro ci avvicina al baratro economico sociale: omnia sunt in eo.
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