Prosa e poesia
Pro Europae unitate
Pare che il “Ministro degli esteri europeo”, l’italiana signora Mogherini, inciti diversi Ministri nazionali europei al sorpasso.
E’ comunque certa la delusione di quegli europei che credono davvero in una costituenda “Federazione Europea”, nel rilevare che i negoziati con l’Iran a proposito del suo programma nucleare non vengano condotti dal “Ministro degli esteri europeo” attuale ma dall’emerito, quella signora Ashton che ha evidentemente rinunciato all’imbalsamazione in cui si era rifugiata, quand’era titolare, in rapporto alla vicenda dei Marò italiani tenuti prigionieri dallo Stato extraeuropeo dell’India.
Così come dispiace rilevare l’ennesimo episodio di schizofrenia diplomatica europea concretizzatosi nella missione diplomatica dei due galletti uber alles Hollande & Merkel presso Zar Putin, per accomodare le faccende al confine russo ucraino.
Questi episodi confermano che la doppia diplomazia europea sembrerebbe concretizzarsi nel sorpasso della italiana Mogherini, grazie soprattutto all’attivismo delle diplomazie nazionali con retroterra militare nuclearizzato di Regno Unito e Francia, e di quella con organizzazione e solidità economica da primato della Germania.
Dopo aver rilevato i colposi tentativi di protagonismo transalpino, è opportuno però che anche noi europei connazionali della signora Mogherini ci facciamo due domande circa la nostra responsabilità per la mancata concretizzazione sul campo di una politica europea unitaria:
Qual è la percentuale del PIL italiano destinato alla Difesa?
A quanto ammonta il debito pubblico nazionale italiano?
Il resto è poesia, cantuccini e vin santo.
Tutta roba buona, ma di cui la diplomazia politico militare può fare a meno, salvo elogiarla nelle visite di cortesia.
Claudio Susmel
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