Revisione del Trattato di Pace del 1947/8

Un’ipotesi di transazione confinaria con la Slovenia
Summam sanare iniuriam

La revisione del confine italo – sloveno potrebbe inizialmente riguardare il suo percorso centro settentrionale:

Una parte di territorio naturale italiano ulteriore rispetto al confine politico attuale verrebbe annessa all’Italia facendo proseguire il confine politico attuale dalla cima del Monte Sabotino in direzione nord est fino a raggiungere il punto più vicino del fiume Isonzo; raggiunto il fiume Isonzo, facendo proseguire il confine politico lungo il suo corso fino al punto del fiume Isonzo più vicino al Monte Tricorno; da quel punto del fiume Isonzo, procedendo in direzione nord est facendo raggiungere al confine politico lo spartiacque sul Monte Tricorno; dallo spartiacque sul  Monte Tricorno, facendo proseguire il confine politico lungo lo spartiacque alpino in direzione nord ovest fino a raggiungere il confine politico attuale(1).

Non v’è dubbio che ritenere legittimo lasciare interamente in territorio sloveno il Monte Tricorno (cioè anche il suo versante occidentale, quello e solo quello correttamente denominato Triglav) vero e proprio bastione divisorio di 2.863 metri e cardine delle Alpi Giulie settentrionali, risulta inaccettabile non solo ai cittadini democratici italiani ma anche ai cittadini democratici del resto d’Europa, a qualsiasi geografo (professionista dilettante o apprendista che sia), a qualsiasi istituzione civile o militare che abbia un minimo di coscienza europea, che abbia un minimo di coscienza.
Proprio come risultò inaccettabile nel 1941, non solo ai cittadini democratici italiani ma anche ai cittadini democratici del resto d’Europa, includere Lubiana nel territorio politicamente italiano.

Si consideri che la revisione confinaria suggerita, se consensuale e pacifica, sarebbe minima rispetto a quella che verrebbe indicata dall’applicazione integrale del criterio di separazione dei bacini idrografici, ma presenterebbe un vantaggio rispetto alle precedenti revisioni confinarie seguite alle guerre tra italiani e sloveni: non causerebbe neanche un morto.

1) –  Riesce utile consultare  T.C.I. carta d’Italia foglio 2, 1: 1.500.000
I.G.M. carta Trieste, 1:1.000.000

                                          I.G.M. carta F. V. G. 1:250.000
                                          I.G.M. fogli 14a, 26, 26a, 1:100.000
                                          Claudio Susmel, op. cit., lo schizzo e le carte in pagg. 90/93.

Claudio Susmel 

CLICCANDO SULLA NUVOLETTA CELESTE A FIANCO DEL TITOLO POTRETE LASCIARE UN COMMENTO (COMPARIRA’ SOLO IL VOSTRO NOME NON LA VOSTRA E-MAIL)

POTETE INVIARE A CLAUDIO SUSMEL LE E-MAIL
DI CHI DESIDERA ESSERE INSERITO NELL’INDIRIZZARIO DI OBLO’

Un pensiero su “Revisione del Trattato di Pace del 1947/8

  1. Buonasera, mi auguro l’Italia riesca a risolvere la situazione dei confini orientali con la Slovenia. Un paese forte lo farebbe, mi chiedo quando i politici italiani risolvano una spinosa situazione irrisolta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *