Aldo Mola e i suoi Re

Il Referendum Monarchia – Repubblica del 1946
Pro Patria nostra

Aldo Mola è monarchico, monarchico militante.
Chi scrive non ha pregiudiziali istituzionali, e si augura che una pacifica costante disputa per la carica di Primo Cittadino d’Italia si svolga sempre tra gli eredi morali di Umberto II di Savoia e Carlo Azeglio Ciampi.
Pro Patria nostra.

Perché recensire “Il Referendum Monarchia – Repubblica del 2 – 3 giugno 1946”? (1)
Innanzi tutto perché il giornalista monarchico, monarchico militante, così scrive del suo penultimo Re: … la crisi dell’aprile – maggio 1915 [preludio alla dichiarazione di guerra all’Austria – Ungheria (2)]… fu uno strappo costituzionale? La risposta è: sì. Vittorio Emanuele III forzò la mano … L’ultimo comma dell’articolo 5 dello Statuto … vincolava il governo a presentare alla Camera i trattati “che importassero un onere alle finanze o variazione del territorio dello Stato”. Non avrebbero avuto effetto “se non dopo ottenuto l’assenso delle Camere”. (3)
Perché lo storico prosegue non esitando a denunciare indirettamente un altro dei suoi Re, quando scrive (4) che … Mussolini non dovette mai impiegare l’esercito per reprimere sommosse, insurrezioni o per fermare scioperanti in lotta: non ebbe bisogno di alcun generale Bava Beccaris [regnante Umberto I di Savoia] né avvennero “stragi” come in piena età giolittiana a Fratta, Buggerru e simili … .
Perché la medaglia d’oro per la cultura, circa le incertezze sul da farsi a seguito dei rovesci militari culminati nello sbarco britannico statunitense del luglio 1943 e il rovesciamento del Regime fascista del successivo 25 luglio per opera dell’ordine del giorno Grandi, ancora scrive che (5): … Il Gran Consiglio tolse le castagne dal fuoco alla Corona …
E’ ovvio che le altre 436 pagine del volume non siano tutte critiche nei confronti dell’istituto monarchico, ma le testimonianze di cui sopra rendono l’idea di un’indagine storica che non rinuncia alla critica di una istituzione cara all’Autore.
Un Autore che con la sua militanza – tra l’altro è Presidente della Consulta dei Senatori del Regno – auspica il ripristino della Monarchia in Italia, o come qualcuno direbbe, la effettività della sua permanenza se riconosciuta l’invalidità del Referendum del 1946, che in ogni caso non ebbe i crismi della precisione e certamente negò il voto a centinaia di migliaia di italiani.

Un altro pregio del volume va sottolineato su tutti – si passi un’espressione colloquiale e non accademica – : l’Autore ne sa, ne sa molto sulla questione istituzionale, e riempe le 440 pagine del suo lavoro con notizie, dati, fonti, e con opinioni che si possono confutare ma non prendere alla leggera perché frutto di decenni di studio riconosciuti ufficialmente anche … dalla Repubblica Italiana.

Quasi dimenticavo: per il terzo anno consecutivo vengo invitato dal Professor Mola a partecipare ai convegni (6) da lui organizzati: c’ è di che diffidare dei complimenti che gli rivolgo?

(1) – Aldo A. Mola, Il Referendum Monarchia – Repubblica del 2 – 3  giugno 1946, Roma, BastiogiLibri, 2016.
(2) – Il testo tra parentesi quadre è dell’articolista.
(3) – Aldo A. Mola, op. cit, pagg. 145,146.
(4) – Aldo A. Mola, op. cit, pag.189.
(5) – Aldo A. Mola, op. cit, pag. 218.
(6) – L’Associazione di studi storici Giovanni Giolitti (Cavour) presieduta da Alessandro Mella e con la direzione scientifica di Aldo Alessandro Mola, insieme all’Associazione di Studi sul Saluzzese, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, organizzano un convegno di studi che passa in rassegna temi e protagonisti italiani della Grande Guerra e approfondisce le condizioni dei soldati, in  specie  fanti e alpini:

DA CAPORETTO ALLA VITTORIA (1917-1918)
Saluzzo, 26 ottobre 2017
Salone della Cassa di Risparmio di Saluzzo (g.c.), C.so Italia 86,
ingresso anche da p.za Denina.
Alle 8.45 apre i lavori il Prof. Gianni Rabbia, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo.
Seguono i saluti istituzionali.
h. 9.15-12.45
Presiede  Giuseppe Catenacci, Presidente dell’Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella
.
Tito Lucrezio Rizzo, Univ. La Sapienza (Roma), Tomaso di Savoia, Luogotenente del Re d’Italia (1915-1919).
Aldo G.Ricci, Sovrintendente Emerito dell’Archivio Centrale dello Stato, Le “terre contese” tra occupazione nemica e ricostruzione.   
Federico Lucarini, Università del Salento, Antonio Salandra dopo il governo Salandra.
Gian Paolo Ferraioli, Università della Campania “L. Vanvitelli”,Gli Stati Uniti d’America sul fronte italiano (1917-1918)
Col. Carlo Cadorna, La visione strategica del Comandante Supremo Luigi Cadorna.
Aldo A. Mola, Marco Aurelio di Saluzzo, protagonista dell’età giolittiana: militare, amministratore locale, parlamentare, sottosegretario di Stato nella Grande Guerra.
h.12.30 Interventi.

h. 16
Presiede l’avv. Giovanna Giolitti
Angelo G. Sabatini
, Direttore di “Tempo Presente”, Guerra di trincea e solitudine del fante

Claudio Susmel, La staffetta della Vittoria (Orlando-Nitti-d’Annunzio-Giolitti)
Giorgio Sangiorgi, filmografo, Caporetto e Vittorio Veneto nella cinematografia (con proiezione)
Avv. Alessandro Agostinucci, Storia di un Alpino. Da Caporetto alla Vittoria (ed. Associazione Nazionale Alpini)
h.18.30  Interventi e Conclusioni.
Tutti i partecipanti riceveranno in omaggio un volume di storia dell’età giolittiana.

Trilinguismo obbligatorio in Francia Germania Italia   Claudio Susmel

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