La Turchia in Europa?

Ma non è sempre stata in Asia?
In medio stat

26 luglio 2022

Il processo di adesione della Turchia alla costituenda Federazione Europea favorirà la democratizzazione delle sue istituzioni. Chi l’ha detto? Troppi. Detto o scritto con parole simili.
C’è chi non vede l’ora di confinare con Siria, Iraq, Iran, Armenia e Georgia? Evidentemente ritiene che siano confini non bisognosi di sorveglianza nonostante i nuovi valichi che, sorti dall’adesione della Turchia alla Federazione Europea, potrebbero essere attraversati a piedi dai cittadini di quei paesi.
Ma andiamo con ordine.
La Turchia è quella nazione che ha una parte minima del suo territorio in Europa, a ovest del Bosforo, del Mar di Marmara e dei Dardanelli.
È possibile ipotizzare che questa manina aggrappata ad Europa sconfessi Atlante riuscendo a trascinarsi dietro il resto del corpo, asiatico? In Turchia non è l’Asia a essere minore, è l’Europa che è minore.
È possibile, e non invece infinitamente presuntuoso e velleitario, ritenere che cultura storia e tradizioni secolari di questa nazione possano essere modificati dall’azione di uno o più precari ministeri di un’Europa non proprio saldamente coesa?
Sembra invece più realistico, visto che il mare divide per breve tratto la parte geograficamente europea da quella asiatica, individuare nella Turchia una cerniera tra l’Europa e l’Asia; una cerniera funzionale ai rapporti pacifici tra i due continenti, con garanzie internazionali che ne garantiscano l’indipendenza.
I recenti tentativi di mediazione tra Ucraina e Russia per favorire l’esportazione del grano ucraino dai territori dei due belligeranti in guerra costituiscono un primo esempio – non disinteressato – di quella azione mediatrice cui si è accennato.

Qualche anno fa la Croazia è entrata a far parte dell’Unione Europea; i suoi confini hanno raggiunto così la Serbia, la Bosnia-Erzegovina e il Montenegro.
Si è potuta esaminare la Storia con più libertà? Si potrà esaminare con più libertà oltre quella della Risiera di San Sabba e della Foiba di Basovizza, anche quella riguardante l’Isola Calva (Goli Otok), l’isola a sud est del Golfo del Quarnaro, dove trovarono torture e morte anche tanti italiani?
Il lavoro comunque non mancherà.
Non c’è proprio bisogno di cercarne dell’altro in Asia.

 "Servizio di leva militare obbligatorio in Italia"   Claudio Susmel

1922 – 2022
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
Memoria Patriae prima vis

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