Informazioni su Fiume

Giornalista pubblicista. Cercatore di storia.

Intervento al Policlinico di Monserrato

Disdette e conferme
secondo logica
Adam atque Evae

Agosto 2023

Il Policlinico di Monserrato chiama per comunicarmi l’intervento di chiusura del tracheostoma fissato per la mattina del 25 agosto, e per richiedermi di fare prima il tampone.

Il 23 agosto l’infermiera addetta ai tamponi di fronte al Pronto Soccorso del PLCM è di una prontezza e gentilezza non proprio comunissime oggi.
Il 24 alle 16 e 40 il PLCM chiama per disdire l’intervento, causa un’urgenza del giorno non prevedibile al momento della prenotazione.
Il 26 – sabato – il PLCM (Dottor Petrucci) chiama per chiedermi la disponibilità per la mattina del 28, scusandosi del poco preavviso ma avendo ritenuto di dovermi chiamare al più presto vista la disdetta precedente; lo ringrazio e aderisco all’invito.
Il 28 mattina vengo operato dal chirurgo Dottoressa Olla e dal chirurgo Dottoressa Sicuranza – come cambia la vita: un tempo qualche donna tra le mie braccia, oggi io nelle mani di due donne – alle quali chiedo di restare vigile durante l’operazione.
Seguo tutta l’operazione, e mi ci appassiono: vorrà pur dire qualcosa avere un tesserino di giornalista.

A fine operazione sono ancora vivo, punteggiato sotto il pomo d’Adamo, grazie a due Eva.

 “Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”    Claudio Susmel

1924 – 2023
Novantanovesimo anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

Un prericovero esemplare al Policlinico di Monserrato

E’ andata proprio così
Festinaverunt omnes

7 agosto 2023

Appuntamento al Policlinico di Monserrato il 3 agosto alle 07.30, concordato con la Dottoressa Otorinolaringoiatra Melania Tatti, per un pre ricovero.

Inizia il percorso.
Alle 07.30.
Prelievo venoso all’ambulatorio G31, colloquio con l’anestesista,  accettazione in radiologia, esame radiologico, visita otorinolaringoiatrica con rinnovo della medicazione dello stoma, visita cardiologica ed elettrocardiogramma, ritorno all’ambulatorio G31 per confermare la possibilità del ricovero al fine dell’intervento chirurgico e il mio recapito telefonico, incontro con l’anestesista che da il via libera per l’intervento.
Alle 10,30 sono all’uscita del blocco G, dopo avere avuto indicazioni o essere stato accompagnato da un ambulatorio all’altro e da un reparto all’altro da infermiere e personale vario.

Doveroso interrompere le ferie di OBLO’ per segnalare questa dedizione apparecchiata a un paziente ancora convalescente e fragile.
Grazie.

 “Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”         Claudio Susmel

1924 – 2023
Novantanovesimo anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

Negare le armi alla Terza Guerra Mondiale

Al tavolo della pace o niente armi all’Ucraina
e più sanzioni alla Russia
Flectant ne orbem frangant

6 luglio 2023

La direttiva NATO, o meglio degli Stati Uniti con acquiescenza immediata di anglofoni e slavopolacchi, è di armare l’Ucraina fino alla completa liberazione dei territori ucraini occupati dalla Russia; e fino al forte indebolimento militare economico politico dell’ingombrante competitore internazionale russo sempiternamente zarista.

Il Governo Italiano assicura piena e completa adesione al programma, anche con il costante cospicuo invio di armi; ci si augura senza aspettarsi contropartite presenti o future dal Wasp Empire, salvo le solite frasi di ringraziamento totalmente ininfluenti sugli equilibri politici mondiali specificamente espressi dalla composizione dei seggi permanenti dell’ONU.

Sia lo slavo russo Putin che lo slavo ucraino Zelens’kyj non indietreggiano minimamente dalle proprie posizioni di principio, continuando a far avanzare i propri soldati su un sanguinolento tappeto di morti ammazzati di entrambe le nomadi nazioni.
La loro arroganza verbale e fattuale poggia sulla deterrenza nucleare in mano al russo e sugli aiuti dell’Occidente in flebo all’ucraino.

Lo slavo Gavrilo Princip all’inizio del Novecento accese la miccia che diede inizio in Europa alla Prima Guerra Mondiale, con i suoi 20 milioni di morti
Nei primi anni ‘90 del secolo scorso, l’ennesima guerra balcanica tra slavi, e di slavi contro altri, provocò un genocidio di 200.000/300.000 morti al centro dell’Europa.
Oggi altri due slavi tengono acceso il fuoco della guerra nell’Europa Orientale, con energiche soffiate di anglofoni e slavopolacchi, anche nei pressi di una centrale nucleare, rendendo meno improbabile la Terza Guerra Mondiale.
Fino a che le dichiarazioni e le azioni dei due slavi non prevederanno il dialogo a un tavolo della pace, sarebbe opportuno sospendere l’invio delle armi all’Ucraina contestualmente a un inasprimento delle sanzioni nei confronti della Russia.

Iniziamo noi italiani a buttare acqua sul fuoco.
Se c’è un mestiere in cui gli Stati Uniti non sono particolarmente versati è quello di Vigile del Fuoco.
A meno che il fuoco non divampi a casa loro.

 “Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”    Claudio Susmel

1924 – 2023
Novantanovesimo anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

OBLO’ TORNA A SETTEMBRE