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Giornalista pubblicista. Cercatore di storia.

Il bambino e l’acqua sporca. Elisabeth e il Tesserino Diabetofili. – 5

Giovò all’Italia il suo regno?
Historiae investigatio
lutulenta ab aqua puerum separat

19 settembre 2022

Mancano 5 giorni alle elezioni politiche italiane.
Ricordare solo un aspetto di un Capo di Stato straniero equivale a mentire, ipotecando il futuro  della propria comune Patria.
Giovò all’Italia il regno di Elisabeth II?
Giovò agli italiani la vita di donna Elisabeth?
Le risposte non arrivano certo da quelle rievocazioni dei suoi 70 anni di regno tanto zuccherose da esigere l’iscrizione nell’istituendo Tesserino Diabetofili dei troppi disertori dai necessari studi storici per poterne scrivere con onestà.

Elisabeth regnante:
nel 1953, a Trieste, la polizia a comando inglese sparò ad altezza d’uomo sui dimostranti a favore del ritorno della Città all’Italia. Nel 1954 l’amministrazione della Città e del resto della “Zona A” del mai costituito Territorio Libero di Trieste tornò all’Italia. Nel 1977 con la ratifica del Trattato di Osimo del 1975, venne ripristinata la piena sovranità politica italiana sulla “Zona A” contestualmente alla rinuncia alla “Zona B” che passò alla Jugoslavia.
Nel 1985 , dopo la strage di 32 tifosi italiani da parte di tifosi britannici allo stadio Haisel, Charles allora Principe di Galles, figlio ed erede di Elisabeth, dichiarò che erano endemici di una parte del mondo del calcio.
Nel 1982, William, nipote di Elisabeth, partecipò’ alla guerra delle Malvinas – Falkland, per togliere nuovamente all’Argentina quelle isole poste a poca distanza dalle sue coste, a migliaia di chilometri dal Regno Unito; una guerra che causò non pochi morti tra i discendenti di italiani costituenti circa un terzo della popolazione argentina.
Una lunga striscia di sangue italiano.

Donna Elisabeth:
un filmato in bianco e nero mostra agli italiani e al resto del mondo un volto raggiante di fanciulla Elisabeth che guarda con sorriso aperto continuo bramante il suo fidanzato Philip: ci si stupisce a non vedere dei petali intorno a quella corolla piena d’amore da dare e desiderosa di riceverlo.
La gonna sempre sotto il ginocchio, inesistente qualsiasi scollatura di abbigliamento e di costume, i movimenti contenuti, l’unico marito, mostrano agli italiani e al resto del mondo moglie Elisabeth.
Quattro figli ed ecco agli italiani e al resto del mondo mamma Elisabeth non pigra.
Gli anni passano e il volto ha qualche piega più dura, anche e soprattutto nel guardare quel marito forse troppe volte distratto, ma lei è sempre con lui, mostrando agli italiani e al resto del mondo che una donna tutt’altro che serva anzi addirittura regina, sa mantenere un giuramento.
Una lunga testimonianza in amore onore e difesa della famiglia.

Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”    Claudio Susmel

1922 – 2022
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
Memoria Patriae prima vis

Il bambino e l’acqua sporca. Lo sbarco in Corsica – 19

La storia dell’Arcipelago
sardo corso toscano
chiede di ubbidire alla Geografia
Historiae investigatio
lutulenta ab aqua puerum separat

5 settembre 2022

Mancano 19 giorni alle elezioni politiche italiane.
Ricordare solo una azione della politica internazionale trascorsa equivale a mentire, ipotecando il futuro  della propria comune Patria.
Nel 1942 l’Italia sbarcò con le armi in Corsica.
La pubblicistica italiana del tempo coltivava la cultura i costumi e la lingua italiana di Corsica.

In Corsica, alle elezioni di qualche tempo fa gli schieramenti politici autonomisti e indipendentisti hanno vinto.
Li hanno guidati corsi che si chiamano Simeoni, Talamoni, Mondolini; cognomi con radici e desinenze italiane.
La prudenza ispira qualcuno dei capo partito a chiarire che le rivendicazioni corse non hanno nulla a che spartire con quelle catalane; qualcuno mira alla codificazione della specificità corsa nella costituzione francese, qualcun altro  chiede l’ufficialità per la lingua corsa, qualcun altro si oppone alla libera compravendita immobiliare sull’isola mirando ad evitare un annacquamento etnico dell’insediamento abitativo storico corso.
Pasquale Paoli, u babbu di a patria, si era a suo tempo candidato a un vicereame per “La Bellissima” amministrata dagli allora occupanti britannici, i quali invece gli preferirono un britannico, esattamente come 400 anni prima in Sardegna, nel 1300, gli aragonesi preferirono per la stessa carica un aragonese al sardo Ugone d’Arborea, che coltivava la stessa ambizione vicereale.
Si suggerisce fraternamente ai Simeoni, Talamoni, Mondolini e a tutti i loro elettori di recarsi periodicamente a Bonifacio per vedere a vista d’occhio Santa Teresa di Gallura sulla costa settentrionale sarda, o a Macinaggio per vedere a vista d’occhio Capraia e le altre isole dirimpettaie della costa toscana: per non cullarsi nell’illusione di abitare in una sperduta invincibile isola dell’Oceano, ma prendere coscienza di vivere nella parte centrale dell’Arcipelago Occidentale Italiano, l’arcipelago sardo corso toscano.
Non lo sostiene solo chi scrive ma anche il Professore Nicola Zingarelli: Arcipelago, serie di isole sorgenti dal mare a poca distanza una dall’altra.

La Politica, per essere degna di essere scritta con la P maiuscola, deve leggere la Storia, che aiuta a distinguere del passato il bambino dall’acqua sporca.
Nessuno chiede un nuovo sbarco armato in Corsica, ma il sostegno forte alla cultura italiana della Corsica, e dal punto di vista amministrativo almeno la rivendicazione dela sua autonomia nell’ambito dell’ordinamento statale francese.
Quella autonomia vagamente promessa ai corsi in rivolta dopo il recente brutale omicidio in un carcere francese del politico corso Ivan Colonna.

Qualche partito politico italiano si batterà per conseguire questi obiettivi minimi?
O preferirà dolosamente mettere sullo stesso piano le aggressioni armate le rivendicazioni pacifiche per non fare nulla?

Trilinguismo perfetto in Francia Germania Italia”    Claudio Susmel

1922 – 2022
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
Memoria Patriae prima vis

Il bambino e l’acqua sporca. Pozzo Pozzo Bearzot Lippi – 26

Un pareggio sportivo
nella storia
d’Italia
Historiae investigatio
lutulenta ab aqua puerum separat

29 agosto 2022

Mancano 26 giorni alle elezioni politiche italiane.
Ricordare solo un aspetto di una politica di regime equivale a mentire, ipotecando il futuro  della propria comune Patria.
Per esempio ricordare di un regime solo l’esaltazione dello sport al fine di preparare dei soldati utili per ogni aggressione e non solo per la difesa della Patria.

Prima del 1983 risultava molto fastidioso confrontare i due campionati del mondo di calcio vinti da Vittorio Pozzo nel 1934 e nel 1938 mentre il Regno d’Italia era amministrato politicamente dal regime fascista, con le mancate vittorie della Repubblica Italiana amministrata politicamente dal regime democratico.
Arrivò la vittoria di Bearzot del 1983: bene, ancora 2 a 1 però.
Arrivò la vittoria di Lippi del 2006: era ora, due a due.
L’amore per lo sport, segnatamente per il calcio, ha dimostrato che avevamo una corrente di valori impegno sacrifici sotto la camicia monocromatica, di forza o indossata volontariamente, che ha continuato a scorrere sempre.
Le vittorie del 1934 e del 1938 furono un vanto del Regno e del regime fascista.
Averne raccolto l’eredità, raddoppiandone il numero invece di seppellirli sotto il fango dell’immeritato oblio storico, è un vanto della Repubblica e del regime democratico.
Perciò sulle maglie della nazionale di calcio italiana brillano 4 stelle.

Quando verrà inserita nei programmi scolastici della Repubblica Italiana un’ora di educazione fisica quotidiana obbligatoria in ogni ordine di studi dal primo anno di scuola dell’obbligo fino alla tesi di laurea?
Non vorrà il regime democratico accontentarsi del pareggio calcistico col regime fascista?
Attendiamo la quinta stella, e l’incentivo alla salute dei nostri figli e nipoti non al monopattino.  

“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

1922 – 2022
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
Memoria Patriae prima vis