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Giornalista pubblicista. Cercatore di storia.

Il demagogo e il confine militare italo russo

Le spese militari per difendere
vita salute e pane degli italiani
Scutum parare

07 aprile 2022

Il demagogo a caccia di voti presenta le spese militari dello Stato come sottratte a quelle ritenute più importanti perché stanziate per sanità e sostegno ai poveri.

I cittadini ucraini morti perché con difesa antiaerea insufficiente, non mangiano e non si curano più.
I cittadini italiani che morissero per una difesa insufficiente contro un’eventuale aggressione, non mangerebbero e non si curerebbero più.

La guerra di difesa è legittima anche per la Chiesa Cattolica; è ben rappresentata simbolicamente dalle alabarde impugnate dalle Guardie Svizzere che presenziano ai lati del Pontefice in riunione.
L’elettore italiano cattolico, cristiano, che vuole la pace, prepari una difesa efficiente dei confini d’Italia.

Le spese da aggiungersi a quelle già stanziate possono agevolmente essere trovate, per fare un esempio su tutti, togliendole da quelle stanziate per rifare col 110% tapparelle e opere varie, che al confronto con quelle da stanziarsi per la difesa della vita dei cittadini italiani e per la difesa del territorio nazionale appaiono tutte criminali.

Criminali.

 “Servizio di leva civile e militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
1922 – 2022
Memoria Patriae prima vis

La guerra russo ucraina in Italia

Revisione dei bilanci statali
Primum vivere

15 marzo 2022

L’impianto politico di spesa miliardaria programmato in Italia ante bellum russo ucraino, se lasciato invariato in bello e post bellum, costituirebbe il suicidio economico politico di un’intera nazione, non bisognoso di assistenza alcuna: gaudio totale per i nostri concorrenti internazionali senza scrupoli del commercio, dell’industria e dei servizi.

E’ serio prevedere per il destinatario del Reddito di Cittadinanza la possibilità di rifiutare un lavoro perché in sede disagiata o per qualsiasi altro motivo, quando esuli in fuga con una sola valigetta dall’Ucraina in fiamme e in sangue, cercano un  lavoro a migliaia di chilometri di distanza?
E’ serio continuare a destinare miliardi al Superbonus 110% per rifare tapparelle cappottini e varie opere in case già decorosamente riscaldate e protette, sottraendoli alla costruzione massiccia e al miglioramento di ospedali porti aeroporti ferrovie e strade – per citare qualche esempio plateale –, di fondamenta cioè essenziali per la nostra Patria, che le armi aeree, e gli esuli ucraini, rendono pressoché confinante con le nazioni in guerra?
Sarà il caso di pensare a un blocco dei pensionamenti di medici e infermieri e a incentivi per chi di loro è ancora lontano dalla pensione, e in linea di massima non ipotizzare minimamente nuove anticipazioni di pensioni per qualsiasi altra categoria di lavoratori, usuranti seri esclusi?
La “Fattoria di Pace” opportuna fino a qualche tempo fa non è oggi indispensabile quale “Fattoria di Guerra”?; una fattoria di uno o due ettari attrezzata per la sopravvivenza di una o due famiglie?; ci sono vaste aree spopolate in Italia.
Lasciamo invariate le attuali dotazioni in armi e il numero di militari in Servizio Permanente Effettivo delle nostre Forze Armate? Che aspettiamo a istituire un Servizio di Leva con durata e mansioni limitate che svuoti uffici e ufficetti dai professionisti e li metta sul campo?
Lasciamo ancora che l’immigrazione illegale aumenti a dismisura per l’inefficienza dei controlli nazionali?; lo Stato italiano deve decidere chi può entrare in Italia, non organizzazioni straniere più o meno disinteressate.

Si presenta al Presidente del Consiglio Mario Draghi un compito ancora più difficile di quello affrontato all’inizio del suo mandato.
Non è tempo di equilibri partitici: cacci i Ministri inefficienti, modifichi le quote degli stanziamenti già effettuati, affronti la guerra in corso: conduca l’Italia a Vittorio Veneto senza passare da Caporetto.
La Storia non si ripete se viene studiata e fatta tracimare in politica, sono gli asini trascinati da Lucignolo nel Paese dei Balocchi che sono ripetenti, e non solo in Storia.

“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
1922 – 2022
Memoria Patriae prima vis

Guerra e Pace in Ucràina – 4

Favolette disneyane
Aer marem  vincit quod terram vincit

10 marzo 2022

Il Presidente dell’Ucràina Zelens’kyj, nazione parzialmente occupata via terra, non esita a chiedere contro la Russia la “zona non volo” per i cieli della sua nazione, mettendo così a rischio di guerra nucleare l’intero Pianeta, e quasi si meraviglia che i Presidenti e Re di altre nazioni non giubilino al suo invito prontamente accogliendolo.
Gli altri Presidenti e Re valutano innanzi tutto il da farsi per la salvezza della propria nazione, esattamente cioè quello che fa lui.

Il Regno Unito potrà preoccuparsi della Russia se e quando questa occuperà più coste sui mari del Nord Europa, minacciando così i suoi collegamenti alimentari e militari con la sua ex colonia nordamericana di cui oggi è esso colonia: le coste della Polonia per esempio; è già successo nel 1939.
Gli Stati Uniti si preoccuperanno se e quando i missili russogiàancorasovietici minacceranno dall’aria le loro città e genti: se installati in America Centrale per esempio; stava già per succedere negli anni sessanta del secolo scorso, quando erano in navigazione verso Cuba.
L’Europa non è ancora evidentemente abbastanza preoccupata, nonostante sia enormemente esposta per terra per mare e per aria, visto che continua a non avere Forze Armate Federali.

Per quanto riguarda i proclami di solidarietà internazionale si rimanda alle favolette disneyane di propaganda.
A quelle holliwoodiane per chi ama guardare più che leggere.

 “Servizio di leva civile obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
1922 – 2022
Memoria Patriae prima vis