Tornano all’Italia le sacche territoriali del Sabotino e del Colovrat

Il Trattato di Osimo
del 10 novembre 1975

Nel migliore dei casi la memoria italiana più diffusa circa le battaglie combattute per completare l’unità d’Italia, arriva a ricordare quella del 1954.
Non fu l’ultima.

Col Trattato (Accordo) di Osimo firmato il 10 novembre 1975 a Osimo e ratificato a Belgrado il 3 aprile 1977, il riacquisto politico amministrativo della “Zona A” ottenuto dall’Italia nell’ottobre 1954 evolve in annessione statuale, ma con contestuale perdita anche a titolo giuridico e non solo di fatto della “Zona B”; i confini politici italiani assumono i contorni attuali.
Un altro effetto del Trattato di Osimo è il ritorno in possesso dell’Italia di alcune sacche territoriali sul confine orientale della Venezia Giulia – ricordiamo quelle del Sabotino e del Colovrat – indebitamente occupate dagli jugo slavi in spregio a quanto stabilito dal Trattato di Pace del 1947.

Nel 2014 i figli d’Italia attendono che vengano riuniti alla Patria tutti gli altri territori geograficamente italiani ancora sotto occupazione transalpina.

Claudio Susmel

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Paradiso con profumo di bergamotto per l’eroe reggino

La famiglia italiana ricorda
la medaglia d’oro Nicola Calipari
morto ammazzato
dagli statunitensi

Il due novembre le famiglie ricordano quei loro cari che non sono più.
La famiglia italiana ne ha tanti.

Tra questi, Nicola Calipari nato a Reggio di Calabria il 23 giugno 1953, morto ammazzato a Bagdad il 4 marzo 2005 dal fuoco di un posto di blocco statunitense, che è stato insignito il 19 marzo 2005 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, della medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
“Capo dipartimento del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare – già distintosi per avere personalmente condotto molteplici, delicatissime azioni in zona ad altissimo rischio – assumeva il comando dell’operazione volta a liberare la giornalista Giuliana Sgrena, sequestrata da terroristi in Iraq: prodigandosi con professionalità e generosità, sempre incurante del gravissimo rischio cui consapevolmente si esponeva, animato da altissimo senso del dovere, riusciva a conseguire l’obiettivo di restituire la libertà alla vittima del sequestro, mettendola in salvo. Poco prima di raggiungere l’aeroporto di Bagdad, nel momento in cui l’autovettura sulla quale viaggiava veniva fatta segno di colpi d’arma da fuoco, con estremo slancio di altruismo, faceva scudo alla connazionale con il suo corpo, rimanendo mortalmente colpito. Altissima testimonianza di nobili qualità civili, di profondo senso dello Stato e di eroiche virtù militari, spinte fino al supremo sacrificio della vita.”
Bagdad, 4 marzo 2005

Se il Paradiso profuma di qualcosa, i reggini sanno con certezza che dal 4 marzo del 2005 profuma anche di bergamotto.

Claudio Susmel

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Memoria italiana

8 novembre 1917

Al convegno di Peschiera tenuto tra l’Italia e i suoi alleati dopo la sconfitta subita a Caporetto, Vittorio Emanuele III rifiuta di arretrare la prima linea dell’Esercito al fiume Mincio: inizia l’epopea del Piave.

4 novembre

Festa della Vittoria conquistata nel 1918, con l’unità d’Italia incompleta senza tante Province geograficamente italiane e con le Forze Armate incomplete senza un marò trattenuto in India.

Claudio Susmel