Un traghetto italo albanese per l’Europa

Formazione in Albania dell’immigrato diretto in Italia
Ad Foederationem condendam

4 novembre 2024

I Monti Rumia costituiscono l’ultima propaggine orientale delle Alpi Dalmatiche.
Le Alpi Dalmatiche con i Monti Rumia delimitano i confini naturali d’Italia a oriente. L’Albania è situata a est delle Alpi Dalmatiche; l’estesa pianura situata tra le Alpi Dalmatiche e le Alpi Albanesi pongono l’Albania fuori da ogni onesta sincera patriottica risorgimentale rivendicazione italiana di territori.

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Recentemente sono stati aperti dei Centri per Immigrati sul sovrano territorio albanese, per tempi stabiliti con sovrana reciproca contrattazione, aventi modalità di gestione ben codificate.
E se andassimo oltre questo progetto?
Nell’auspicato caso che i Centri per Immigrati dovessero funzionare, in spazi affiancati o a brevissima distanza il Governo Italiano in carica potrebbe istituire corsi di lingua italiana e albanese, di usi costumi e cultura di base italiani, di storia delle religioni praticate in Italia e Albania, di coinvolgente comunicativo teatro, e avviare scuole di avviamento professionale SOLO per i mestieri che mancano in Italia.
Nel non auspicato caso che i Centri per Immigrati così come concepiti ora non dovessero stabilmente funzionare, i loro spazi restati vuoti e le spese sostenute per attivarli e il loro personale potrebbero essere riqualificati per il raggiungimento degli obiettivi su scritti.
Questi progetti risulterebbero validi per qualsiasi Governo Italiano attuale o futuro confermato o rinnovato, per qualsiasi Governo Albanese in carica.
E  insegnerebbero all’Europa a fare l’Europa.

Post scriptum ricordiamoci che il Debito Pubblico Italiano a 2.962 miliardi di euro ci avvicina al baratro economico sociale: omnia sunt in eo.

“Servizio civile o militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

Le bandiere della disintegrazione e quelle dell’integrazione

L’Italia fa sventolare in Albania la bandiera europea
Italiae atque Epiri Europa

31 ottobre 2024

Corteo vociante e insultante di protesta di numerosi maliani dopo l’uccisione per legittima difesa da parte di un poliziotto italiano di un cittadino nato nel Mali, con sventolio di molte bandiere del Mali.
Le bandiere sventolate dai dimostranti di origine e o nascita africana sono sembrate simboleggiare un progetto di disintegrazione delle comunità nazionali italiana e maliana in Italia.

All’interno del territorio sotto giurisdizione italiana in Albania, ospitante i Centri per Immigrati, sventola la bandiera italiana, ma rigorosamente allineata a quella europea.
A simboleggiare un progetto di integrazione delle comunità italiana e albanese nello stesso continente europeo.

Le bandiere della disintegrazione e quelle dell’integrazione.

Post scriptum ricordiamoci che il Debito Pubblico Italiano a 2.962 miliardi di euro ci avvicina al baratro economico sociale: omnia sunt in eo.

“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

Memoria italiana

2 novembre,
la famiglia italiana ricorda tutti i caduti italiani
per la difesa dei confini nazionali.

4 novembre,
festa dell’unità d’Italia incompleta senza tante Province geograficamente italiane,
e delle Forze Armate.

8 novembre 1917,
al convegno di Peschiera tenuto tra l’Italia e i suoi alleati dopo la sconfitta subita a Caporetto, Vittorio Emanuele III rifiuta di arretrare ulteriormente la prima linea dell’Esercito: inizia l’epopea del Piave.

10 novembre 1975,
col Trattato (Accordo) di Osimo, l’Italia rientra in possesso delle sacche territoriali del Sabotino e del Colovrat occupate dalla Jugoslavia in spregio al Trattato di Pace del 1947.

24 ottobre – 4 novembre 2017
audio video della giornata di studi “Da Caporetto alla Vittoria”
realizzato da Davide Colombo.

"Servizio obbligatorio di leva militare in Italia"    Claudio Susmel