I nostri Carabinieri nelle nostre città assediate dai criminali non in Cisgiordania

Il siparietto di Israele e Stati Uniti nel Vicino Oriente
Nemo plus vim transferre potest quam ipse habet 

14 ottobre 2024

Gli Stati Uniti di fatto consentono a Israele di fare quello che vuole nel Vicino Oriente, salvo inviargli moniti verbali e armi concrete: siparietto tra padrone e padroncino dotati di armamento atomico.

L’Italia dell’Unifil in Libano é impotente di fronte alle aggressioni militari di Israele e a quelle delle organizzazioni militari nemiche d’Israele.
In Cisgiordania l’Italia sarebbe ugualmente pesata per quello che é, una media potenza senza armamento atomico; nel teatro di guerra del Vicino Oriente impotente di fronte alle prepotenze altrui.

Ci sono interi quartieri di città italiane in stato di guerra, assediati da piccoli e grandi criminali, con i loro sindaci che si lamentano per la mancanza di adeguato pattugliamento, sorveglianza, assistenza.
I nostri Carabinieri, che qualcuno vorrebbe in Cisgiordania, servano in Patria la nostra Nazione proteggendo i nostri concittadini di giorno e di notte, e l’ordine internazionale proteggendo i milioni di viaggiatori per turismo o affari che affollano le nostre stazioni ferroviarie e non solo.
I Carabinieri servano l’Italia in Italia, per gli italiani che li amano e li reclamano, per gli stranieri che li stimano e li reclamano.

Post scriptum ricordiamoci che il Debito Pubblico Italiano a 2.962 miliardi di euro ci avvicina al baratro economico sociale: omnia sunt in eo.

“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

Il mastello di Maria Antonietta

I cassonetti per i poveri e gli anziani
Panis et salus aut circenses et morbus 

10 ottobre 2024

Sul finire dell’Settecento viene comunicato alla Regina di Francia che i parigini non hanno pane; a Maria Antonietta, prima che venisse decollata dalla ghigliottina della Rivoluzione Francese ormai in gestazione, viene attribuita la replica: “Allora dategli Brioches”.
Sullo scadere di questo nostro 2024, l’incruenta ma pur dolorosa ghigliottina delle prossime elezioni potrebbe far decollare dalle ambite poltrone molti sindaci di Maria Antonietta, persistendo la loro quotidiana indifferenza per la povertà e la salute dei loro amministrati.

La raccolta porta a porta dei rifiuti domestici prevede per la più parte dei condomìni la consegna di mastelli familiari.
I consigli comunali di tutta Italia non sono obbligati ad adottare questo sistema
con le modalità del  relativo contratto.

Raccolta porta a porta significa che i ragazzi che hanno conquistato il mutuo o la busta paga per il loro primo bivanetto, devono sistemarsi i 4 o più ingombranti mastelli in casetta a scapito del già limitato spazio e a grave scapito dell’igiene; ancora peggio va in presenza di prezioso quanto raro frutto neonato.
Significa che gli anziani, anche d’inverno, anche con pioggia e vento, questo in più centri gemellato con la bora di Fiume e Trieste, devono  esporli  dopo le 20 e  ritirarli  prima delle otto del giorno successivo, anche se solo parzialmente autosufficienti.
Significa che d’estate – in molte città italiane ormai tropicale – un solo giorno di mancato ritiro aumenta il fetore del mastello dell’umido e il pericolo di infezioni.
Significa che il condòmino in caso di impossibilità a muoversi – molte famiglie sono mononucleari – è costretto a pagare un estraneo per farlo: tutti ricchi?, a chi si ispireranno i Consigli comunali sindaci in testa per la stipula dei contratti relativi al ritiro della spazzatura?, a Maria Antonietta?

L’adozione dei cassonetti è l’unica soluzione.
Poi, uno per uno, strada per strada – con la velocità consentita dalle risorse finanziarie sottratte a varie vacuità festaiole – si potranno sostituire i cassonetti a vista con quelli a scomparsa, presenti in varie città del resto d’Italia e d’Europa.
Quelle civili.

Post scriptum ricordiamoci che il Debito Pubblico Italiano a 2.946 miliardi di euro ci avvicina al baratro economico sociale: omnia sunt in eo. 

“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

Rutte succede a Stoltenberg l’inconsapevole alleato della Russia

La NATO e l’Italia
Libertatis nimis mali servi magna pars

2 ottobre 2024

Mark Rutte succede a Stoltenberg nella carica di Segretario Generale della NATO.
Olandese.
Conosce, “sente”, i problemi del Mediterraneo?
Rapporti con l’Italia?
Farà meglio di quanto ha fatto Stoltenberg per la NATO, per il Mediterraneo, per l’Italia?
Qui di seguito quanto pubblicato da OBLO’ sul precedente Segretario.

25 luglio 2024

Stoltenberg, il Segretario generale della NATO, ha indicato uno spagnolo per guidarne un istituendo Ufficio, fortemente richiesto dall’Italia, che si occupi in particolare del Mediterraneo.

Il Segretario generale, benché norvegese, dovrebbe conoscere la geografia degli Stati meridionali europei facenti parte dell’Organizzazione che lo ha nominato: l’Italia è al centro del Mediterraneo.
Dovrebbe Stoltenberg, presunto organizzatore interstatuale, tener conto degli uomini dei mezzi e delle basi che l’organizzazione di cui è esponente di rilievo ha, nel caso specifico, in Italia, lo Stato che ha richiesto l’istituzione del particolare Ufficio e che ne ha richiesto la titolarità; le servitù militari costano, per esse l’Italia paga un prezzo enorme, con spese dirette e con varie limitazioni di sovranità determinate dalla presenza delle stesse sul suo territorio nazionale.
Dovrebbe un’altrettanto presunto stratega militare tener conto che al netto di nebulosi schermi semantici circa il mantenimento della pace qui e là per il Pianeta, la NATO dovrebbe servire a garantire la difesa dei suoi componenti europei da una Federazione Russa presunta aggressiva nei confronti dell’Europa, e quindi, nel Mediterraneo in modo particolare dell’Italia; così come dovrebbe servire a garantire la difesa delle coste europee dallo sbarco illegale di centinaia di milioni di africani più o meno russofili o sinofili previsti in aumento nei prossimi anni: l’Italia è al centro di questa prima linea.
E’ venuto il dubbio al dilettantismo politico di Stoltenberg che dare uno schiaffo di questa portata all’Italia, significa aumentare le simpatie di milioni di italiani per la Russia?, significa aumentarne le simpatie per una pace russo ucraina non propriamente ostile alla Russia?; ha mai sentito parlare di fronte interno e degli sforzi che ogni Stato o organizzazione di Stati deve fare per mantenerne la saldezza?

E’ venuto il dubbio a chi nella NATO e per la NATO può decidere in merito a nomine così importanti, che il servitore della cosa pubblica nord atlantica Stoltenberg abbia di fatto valicato abbondantemente i limiti del proprio mandato – libertatis nimis – nominando uno spagnolo e non un italiano per un Ufficio volto all’attenzione particolare del Mediterraneo?
Si ha l’impressione talvolta che un proverbio possa essere valido anche per i protagonisti della vita politica internazionale:
La mamma dello stolto in borgo l’è sempre incinta. 

“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis