Il fez di tutti gli italiani
Dopo quelle del 1848, 1859 e 1866, nel 1870 arriva per l’Italia la Quarta Guerra d’Indipendenza.
Napoleone III perde la sua guerra contro Bismark, e l’Italia non dovendo più temere l’intervento delle truppe francesi a difesa del potere temporale del Papa, può annettersi quello che resta dello Stato Pontificio (un territorio corrispondente più o meno all’attuale Lazio).
Il 20 settembre del 1870 i bersaglieri entrano a Roma attraverso la breccia di Porta Pia, e il loro fez democratico – di due colori (cremisi e azzurro), non di uno solo – dà agli italiani dello Stato Pontificio patria e democrazia, e toglie alla Chiesa Cattolica il superfluo terreno, così che per l’Italia si realizza il programma cavouriano “Libera Chiesa in libero Stato”, mentre i confini della Chiesa Cattolica risultano comprendere ciò che durante la passeggiata nel suo giardino aveva Charles Francois Bienvenu Myriel, vescovo di Digne, personaggio fondamentale del libro “I miserabili” di Victor Hugo, e cioè: … alcuni fiori sulla terra e tutte le stelle nel cielo.
L’11 febbraio 1929, un altro bersagliere, sostituito il fez democratico policromo con il fez dittatoriale monocromatico (nero), firmerà con la Chiesa Cattolica un … ma questa è un’altra storia, e il calendario ci suggerisce di parlarne a febbraio.
Claudio Susmel