Si sta preparando qualche azione bellica per contrastarli?
Valenda classis pro Italiae securitatem
Alcuni hanno elogiato la Marina Militare Italiana per le sue operazioni di soccorso agli emigranti traghettati attraverso il Mediterraneo verso le coste italiane, da piloti perfettamente consapevoli delle alte possibilità di naufragio di imbarcazioni che per il loro infimo standard di sicurezza sarebbero state vietate anche dai codici di navigazione dei fenici.
Altri hanno sostenuto invece che le operazioni di soccorso della Marina Militare Italiana hanno incentivato il flusso immigratorio clandestino, infiltrati criminali e virus vari inclusi.
Che il soccorso in mare sia obbligatorio per qualsiasi navigante è cosa moralmente ineccepibile e internazionalmente codificata.
Ciò che invece non convince è l’uso non accidentale ma programmato di una Forza Armata dello Stato al di fuori di quelli che dovrebbero essere i suoi compiti istituzionali, e cioè nel caso della Marina Militare Italiana navigare forte e armata per difendere le coste della Nazione da qualsiasi minaccia si profili all’orizzonte, inclusi i pirati dediti al lucroso abbordaggio delle nostre coste mediante emigranti disperati e clandestini.
A molti italiani piacerebbe probabilmente vedere le navi della loro Marina Militare pattugliare le acque internazionali vicine ai punti di imbarco sospettati di accogliere gli emigranti clandestini, vederle individuare e catturare i trafficanti, vederle bloccare le imbarcazioni sospette e catturarne gli equipaggi colti in flagranza di reato.
Mezzi limitati e compito non facile? La guerra e i nemici di ogni tempo o nazione si sono sempre impegnati con difficoltà e con mezzi limitati.
Per evitare lo sgomento di fronte ai complessi problemi che presenta la zona di combattimento attuale, sarà utile ripassare le storie delle medaglie d’oro Luigi Rizzo e Luigi Durand de La Penne.
Leggendole si rileverà come la Marina Militare Italiana sia stata capace durante le due guerre mondiali di affondare con qualche “barchetta” navi da battaglia di due degli imperi più potenti del mondo.
Il che fa presumere che potrebbe ben riuscire oggi ad affondare o sequestrare con le sue navi e i suoi uomini qualche scafuccio di pirati che possono ostentare sicumera solo per la totale inazione bellica dell’avversario.
Forse, da qualche parte, gli eredi dei nostri Luigi d’oro si stanno preparando.
Claudio Susmel
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