L’interrogatorio di uno scafista pluriomicida

Un giudice ai confini della realtà

Lo scafista abituale e pluriomicida, con molti testimoni a carico e reo confesso, ha rivendicato il diritto di essere interrogato circa le motivazioni che lo avevano indotto a ripetere il suo crimine.
Il giudice ha annuito e lo ha accontentato. Dopo averlo fatto impiccare.

Il cronista ha chiesto al giudice perché non avesse mantenuto la sua promessa.
Il giudice ha risposto dicendo che aveva promesso di interrogare lo scafista pluriomicida, ma non aveva specificato quando.
Il cronista ha replicato ironicamente di non avere sentito le risposte dell’imputato.
Il giudice ha spiegato gravemente che il condannato si era avvalso della facoltà di non rispondere.

Claudio Susmel 

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