Molto rumore per una sceneggiata di periferia
Il referendum tenutosi in Scozia per decidere se smettere o meno di valicare il Vallo di Adriano senza cambiare bandiera di appartenenza statuale, ha dato il suo esito scontato: ha vinto il no.
La Regina Elisabeth, il premier Cameron, banche, imprenditori di successo, e presumibilmente anche gran parte degli appartenenti alla classe media scozzese non desiderosa di mettere a rischio la propria tranquillità economica, hanno pensato bene di dipingere un foschissimo quadro economico e politico conseguente alla eventuale vittoria degli indipendentisti. E lo hanno messo in primo piano sul nebbioso ma non ottuso palcoscenico del nord, inducendo così gli anglofoni indecisi tra lo yes all’indipendenza e il no, ad optare per lo statu quo.
Insomma, esercitate pure il democraticissimo diritto al referendum popolare, ma se volete che il risultato sia indolore non cambiate nulla; restate insieme anche se non vi amate, perché a separarvi stareste molto ma molto peggio.
Ognuno spende i propri soldi e il proprio tempo come vuole.
Però la recente aggressività della superpotenza nucleare della Russia con oltre 142 milioni di abitanti, l’incremento delle spese militari di oltre 1.300.000 milioni di cinesi, la crescente presenza sui mercati internazionali di nazioni come l’India con oltre 1.210.00.000 di abitanti – e tralasciamo di proseguire l’elenco – avrebbero potuto suggerire maggiore buon senso ai nostri concittadini europei britannici infra aut ultra Vallum, inducendoli a leggere meno Kipling e a interrogare di più l’atlante geografico, così da non perdere tempo in consultazioni che risultano avere un perimetro eccessivamente ristretto sul palcoscenico planetario.
Avrebbero evitato così alla loro sceneggiata di periferia di diventare facile soggetto di una barzelletta incessantemente aggiornata nel tempo a seconda delle circostanze geopolitiche:
Riferiscono a Mao che la Scozia vuole dichiarare guerra alla Cina. Mao si accomoda meglio sulla sua nuvoletta, scruta a lungo la Terra, chiede dove si trovi quella nazione. Glielo spiegano. Annuisce e interroga: “Quanti sono gli scozzesi?” Gli rispondono che sono poco più di cinque milioni. Domanda: “In che albergo alloggiano?”
Claudio Susmel