Code al Bancomat in Italia come in Grecia?

Economisti prudenti di Destra Centro e Sinistra unitevi
Quand’un xe mona xe mona

29 agosto 2024

Qualche tempo fa la televisione mostrò le file dei cittadini greci al Bancomat per ritirare fondi contingentati per legge, dopo anni di sprechi e controlli fiscali evanescenti.
Il Governo greco dovette ricorrere alla Unione Europea con conseguente super austerità controllata da Istituzioni situate fuori dai suoi confini nazionali.

Il Debito Pubblico Italiano a 2.948 miliardi di euro ci avvicina al baratro economico sociale.
Come si fa a votare per partiti di Governo che promettono ancora finanziarie con spese a debito?
Come si fa a votare per partiti di Opposizione che criticano ancora finanziare nazionali con spese controllate?

E’ un vero estremista dell’incoscienza quel politico che blatera di investimenti con supposta ottimistica copertura finanziaria a debito.
E gli estremisti sono presenti non solo a Destra e Sinistra, ma, come mi spiegò un comunista degli anni ’70, anche al Centro.
Lo spazio libero da occuparsi tra i prudenti economisti di Destra e Sinistra va occupato da altrettanti prudenti economisti di Centro, non dall’incosciente politico di turno in cerca di vetrina mediatica.

1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

L’armistizio non fu firmato l’8 settembre 1943

L’armistizio del 3 settembre 1943
Annunciato da Badoglio l’8 settembre
Boni diurnarii veritas

16 agosto 2024 

Nel Preambolo del Trattato di Pace del 1947 fra l’Italia e le Potenze Alleate e Associate, sottoscritto a Parigi il 10 febbraio 1947 si legge: […] Premesso che a seguito delle vittorie delle Forze alleate e con l’aiuto degli elementi democratici del popolo italiano, il regime fascista venne rovesciato il 25 luglio 1943 e l’Italia, essendosi arresa senza condizioni, firmò i patti d’armistizio del 3 e del 29 settembre del medesimo anno […].

Il testo riferisce del patto d’armistizio cosiddetto “breve”, firmato dal plenipotenziario italiano generale Castellano a Cassibile, sul territorio naturale italiano ormai invaso (Sicilia), e del successivo patto d’armistizio cosiddetto “lungo” che verrà firmato in seguito, ad ulteriore integrazione iugulatoria del primo.

L’8 settembre l’armistizio (“breve”) era già stato firmato da cinque giorni.
Quanto premesso per ricordare che quando si ascolta o si legge de l’armistizio dell’ 8 settembre, si ascolta o si legge una comunicazione sbagliata.
L’armistizio fu annunciato in Italia per radio ben cinque giorni dopo la sua firma per molteplici e importanti motivi, la cui descrizione occuperebbe in effetti troppo spazio per la rievocazione di un quotidiano o di una televisione.
Ma se è opportuno per i mezzi di comunicazione quotidiana non annoiare i lettori, è però altrettanto doveroso provare ad essere corretti; in questo caso non è difficile, basta parlare o scrivere di un Armistizio del 3 settembre annunciato l’8, o ancora più semplicemente di un Armistizio annunciato l’8 settembre.

Un insegnante di giornalismo di chi scrive, a proposito di una rubrica settimanale da tenere su un quotidiano, raccomandò a suo tempo: “Non fare il professore”.
L’allievo continua a cercare di ubbidirgli, sforzandosi di non risultare tedioso con lungaggini e supponenti minuzie, ma deve pur tener conto che da qualche parte ci sono dei ragazzi che si avvicinano alla Storia attraverso il giornalismo o un blog.
E se fossero così curiosi da affacciarsi sul passato proprio attraverso questo Oblo’?Negargli il tedio professorale va bene, ma perché privarli di veritiere nozioni elementari?

Post scriptum ricordiamoci che il Debito Pubblico Italiano a 2.948 miliardi di euro ci avvicina al baratro economico sociale: omnia sunt in eo.

Servizio di leva militare obbligatorio in Italia Claudio Susmel

1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

Carabinieri al telefono

Il benemerito centralinista di Ingurtosu
Rarissima aevo nostro simplicitas

30 luglio 2024

Nicola Merella, grafico, ha collezionato per cinquant’anni curiosità, o presunte tali, stampate su carta.

Come il cartoncino ingiallito dal tempo un tempo appeso alla parete dietro la sua scrivania, sul quale stava scritto: Qui stazione dei carabinieri di Ingurtosu, desidera?
Il collezionista spiegava che stava in posizione tale che il carabiniere addetto a ricevere le telefonate potesse leggerlo e rispondere come suggerito dal testo, che, sullo spazio lasciato in bianco, recava il nome del Comune di residenza della locale stazione dei carabinieri; nel caso specifico Ingurtosu.
Chi ascoltava la spiegazione sorrideva, e ricordava le classiche barzellette sulla “semplicità”  dei carabinieri.
Poi gli capitò di chiamare l’ufficio di una importante istituzione nazionale e di ricevere in risposta un’unica parola: “Siii?”, con la consonante iniziale strascicata e la vocale finale ripetuta più volte, che bene esprimevano da parte del tele cafone di turno l’indolente fastidio provato per lo sconosciuto concittadino e la totale disaffezione al retribuito servizio che era tenuto ad offrirgli.

Lo sguardo si è allora rivolto riverente all’umile educato cartoncino del benemerito centralinista in divisa di Ingurtosu, che a quanto pare risulterebbe utile ristampare in migliaia di copie, da sottoporre agli occhi di altrettanti centralinisti cosiddetti civili.

Servizio di leva militare obbligatorio in Italia Claudio Susmel 

1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Itali
Memoria Patriae prima vis