Per Matteo Salvini al Viminale

Fratelli d’Italia
commetterà lo stesso errore
del PD?

Giorgia Meloni prima inter pares

Chi scrive non ha votato per la Lega, né al Senato né alla Camera; soprattutto perché ritiene che l’Autonomia Regionale, nell’Italia riunita nei suoi confini naturali, vada riconosciuta solo a Corsica Sardegna e Sicilia, per evidenti motivi geografici.

Il Ministro degli Interni Minniti, del Partito Democratico Italiano, fu il primo a fermare l’immigrazione illegale in Italia.
Non era parte del Governo Draghi che ha subito un’immigrazione illegale di folto numero.
Il PD non ha voluto ancora Minniti per questioni di bilancino interno o perché il suo contrasto efficace e quotidiano andava contro il supposto acquisto dei voti cattolici?
Le elezioni che hanno appena sancito la disfatta del PD fanno difficilmente supporre che la mancata opposizione all’immigrazione selvaggia abbia guadagnato più voti dei cattolici al PD. Né alla Lega, che con esso ha governato.
Ora Matteo Salvini, che dopo Minniti ha contrastato con rara efficienza ministeriale l’immigrazione selvaggia, si è proposto come Ministro degli Interni nel costituendo Governo a guida Giorgia Meloni.
Qualcuno lo vorrebbe estromettere da quella carica per paura che funzioni “troppo” recuperando voti alla Lega, o per uno dei due su esposti motivi che si suppone abbiano motivato il PD a estromettere l’altrettanto efficiente Minniti?
Prima di commettere lo stesso errore del PD, Fratelli d’Italia rilegga i numeri che hanno sancito la sconfitta del PD.
E forse sarà utile ai Patrioti leggere anche una massima di personale coniazione che vuole proporre chi scrive: “La differenza tra il leader e l’imbecille consiste nel volere il leader solo il primo posto, l’imbecille il primo posto, il secondo, il terzo e quant’altri ancora in più a seconda del suo grado di imbecillità.”

Chi scrive non ha votato per la Lega, né al Senato né alla Camera; soprattutto perché ritiene che l’Autonomia Regionale, nell’Italia riunita nei suoi confini naturali, vada riconosciuta solo a Corsica, Sardegna e Sicilia, per evidenti motivi geografici.

Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”    Claudio Susmel

1922 – 2022
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
Memoria Patriae prima vis

L’acqua sporca e il bambino. Chi è causa del suo Lucignolo pianga sé stesso. – 1

Il paese dei balocchi
Historiae investigatio
lutulenta ab aqua puerum separat

23 settembre 2022

Manca un giorno alle elezioni politiche italiane.
Non sempre c’è molto da salvare nel programma elettorale di un partito; in qualcuno Lucignolo promette sempre di più.

Soldi a fine mese senza aver faticato.
Possibilità di rifiutare un lavoro anche se è disoccupato.
Orario di lavoro settimanale inferiore a 40 ore.
Non parla al percettore del gratuito sussidio della futura pensione indebolita dai contributi proporzionati ai versamenti effettuati.
Non spiega che il futuro imprenditore diverso dallo Stato osserverà con attenzione il curriculum di chi gli chiederà di essere assunto.
Non analizza la profonda diseducazione civica impartita ai propri figli dai percettori di sussidi vari, figli cui si fa intravvedere un futuro senza fatica, ragazzi già incentivati alla diseducazione fisica da monopattini elettrici e telestrumenti di vario tipo.
Non illustra il disastro economico cui la gratuità espansa di denaro espone lo Stato, con conseguente razionamento di ogni bene e servizio per tutti, sussidiati soprattutto.

Chi andrà a votare faccia esattamente il contrario di quanto sollecitato da Lucignolo: scarti accuratamente la lista e i candidati di chi ha promesso più benefici gratuiti, perché le orecchie d’asino di collodiano ammonimento sono dietro l’angolo.
L’elettore può decidere del proprio futuro, se c’è un bene che in Italia non manca questo è l’informazione: legga, ragioni, scelga, così da non lamentarsi del domani, perché chi è causa del suo mal pianga sé stesso.
Chi avrà eletto il suo Lucignolo avrà il diritto di piangere soltanto sé stesso.

Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”    Claudio Susmel

1922 – 2022
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
Memoria Patriae prima vis

Il bambino e l’acqua sporca. Elisabeth e il Tesserino Diabetofili. – 5

Giovò all’Italia il suo regno?
Historiae investigatio
lutulenta ab aqua puerum separat

19 settembre 2022

Mancano 5 giorni alle elezioni politiche italiane.
Ricordare solo un aspetto di un Capo di Stato straniero equivale a mentire, ipotecando il futuro  della propria comune Patria.
Giovò all’Italia il regno di Elisabeth II?
Giovò agli italiani la vita di donna Elisabeth?
Le risposte non arrivano certo da quelle rievocazioni dei suoi 70 anni di regno tanto zuccherose da esigere l’iscrizione nell’istituendo Tesserino Diabetofili dei troppi disertori dai necessari studi storici per poterne scrivere con onestà.

Elisabeth regnante:
nel 1953, a Trieste, la polizia a comando inglese sparò ad altezza d’uomo sui dimostranti a favore del ritorno della Città all’Italia. Nel 1954 l’amministrazione della Città e del resto della “Zona A” del mai costituito Territorio Libero di Trieste tornò all’Italia. Nel 1977 con la ratifica del Trattato di Osimo del 1975, venne ripristinata la piena sovranità politica italiana sulla “Zona A” contestualmente alla rinuncia alla “Zona B” che passò alla Jugoslavia.
Nel 1985 , dopo la strage di 32 tifosi italiani da parte di tifosi britannici allo stadio Haisel, Charles allora Principe di Galles, figlio ed erede di Elisabeth, dichiarò che erano endemici di una parte del mondo del calcio.
Nel 1982, William, nipote di Elisabeth, partecipò’ alla guerra delle Malvinas – Falkland, per togliere nuovamente all’Argentina quelle isole poste a poca distanza dalle sue coste, a migliaia di chilometri dal Regno Unito; una guerra che causò non pochi morti tra i discendenti di italiani costituenti circa un terzo della popolazione argentina.
Una lunga striscia di sangue italiano.

Donna Elisabeth:
un filmato in bianco e nero mostra agli italiani e al resto del mondo un volto raggiante di fanciulla Elisabeth che guarda con sorriso aperto continuo bramante il suo fidanzato Philip: ci si stupisce a non vedere dei petali intorno a quella corolla piena d’amore da dare e desiderosa di riceverlo.
La gonna sempre sotto il ginocchio, inesistente qualsiasi scollatura di abbigliamento e di costume, i movimenti contenuti, l’unico marito, mostrano agli italiani e al resto del mondo moglie Elisabeth.
Quattro figli ed ecco agli italiani e al resto del mondo mamma Elisabeth non pigra.
Gli anni passano e il volto ha qualche piega più dura, anche e soprattutto nel guardare quel marito forse troppe volte distratto, ma lei è sempre con lui, mostrando agli italiani e al resto del mondo che una donna tutt’altro che serva anzi addirittura regina, sa mantenere un giuramento.
Una lunga testimonianza in amore onore e difesa della famiglia.

Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”    Claudio Susmel

1922 – 2022
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
Memoria Patriae prima vis