Il bambino e l’acqua sporca. Italo Balbo – 36

Nostalgia di Italo Balbo?
Historiae investigatio
lutulenta ab aqua puerum separat

19 agosto 2022

Mancano 36 giorni alle elezioni politiche italiane.
La mancanza di personali risultati presenti e programmi futuri concreti – ponti, acquedotti, scuole, ospedali, strade, ferrovie – indurrà molti candidati a parlare solo del funesto passato, dell’altrui naturalmente.
Anche così, se tireranno cioè la Storia per la toga, potranno fare danni gravi.

Un illustre relatore ha da poco rievocato la figura di Italo Balbo.
Ha ricordato la violenza fascista della sua giovinezza.
Non una parola sulle sue trasvolate atlantiche che contribuirono a far raggiungere all’aeronautica italiana, da lui organizzata, i vertici mondiali dell’efficienza scientifica e industriale.
Non una parola sulle sue parole, pronunciate al suo arrivo negli Stati Uniti, circa le “… formidabili fortificazioni di Gibilterra …” che aveva sorvolato, e su quelle esaltanti l’amicizia italo statunitense; non a caso dopo essere morto durante la Seconda Guerra Mondiale precipitando dai cieli della Cirenaica, un aviatore britannico gettò una corona sul terreno della sua caduta.

Qualsiasi partito politico italiano ha fatto tesoro delle parole di denuncia circa le violenze di Italo Balbo, e non solo, inserendo nei propri programmi e nei propri discorsi l’abiura assoluta della violenza politica: bene.
Le parole non dette invece circa i meriti di Italo Balbo, quanto hanno contribuito a non evidenziare i peccati mortali, di tanti politici italiani, di omessa programmazione nazionale scientifica e industriale?, tanto che oggi non solo non siamo lontanamente vicini ai primati esaltati dalle trasvolate atlantiche di Italo Balbo, ma neppure vediamo più volare nei cieli la più bella livrea aeronautica del mondo quale era quella dell’Alitalia, ma una ben più modesta monocromatica livrea esteticamente proporzionata alle ridotte dimensioni di una compagnia che dell’Italia si accontenta di utilizzare solo le prime tre lettere.
E ancora, le parole non dette circa i meriti di Italo Balbo auguriamoci non impediscano al futuro Presidente del Consiglio di anteporre sempre l’interesse nazionale a qualsiasi altro sì, ma di ricordarsi sempre anche delle avvertenze di Italo Balbo sulla potenza militare predominante allora sul Pianeta, e di conseguenza di una data che vedeva ancora l’Italia artefice del suo destino internazionale: 9 giugno 1940.

Ricordare solo una parte della vita di un politico equivale a mentire, ipotecando così la memoria dei propri concittadini e quindi il futuro della propria comune Patria.

“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

1922 – 2022
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato

Memoria Patriae prima vis

Francesco I tra Argentina Italia e Canada

La Patria di due Patrie
e la soave dolce favella.

Memento atque age

L’Argentina ha una popolazione che discende per circa un terzo da italiani e per circa un quarto da spagnoli.
Patria di due Patrie, ha però per lingua ufficiale solo lo spagnolo, mentre è orfana dell’italiano.

La proficua assenza di impegni coloniali e del conseguente sopruso linguistico da imporre a nazioni straniere, non è stata fino ad ora sufficiente al Governo Italiano per ottenere o comunque chiedere l’ufficialità per la lingua italiana in Argentina.
Un modesto tentativo è stato fatto da uno Stato estero: la Città del Vaticano, che nominando Papa un argentino, nipotino del nostro italico  Piemonte, sta facendo sì che il suo personale bilinguismo costituisca un buon esempio per i suoi connazionali.
Il metodo non è evidentemente praticabile su larga scala.
Francesco I però, come si conviene alla sua professione, parla spesso di misericordia, e non vorrà perciò omettere di invocarla anche per degli orfani, per quanto solo dal punto di vista linguistico; anche perché a trascurare una lingua di famiglia si finisce per avere in casa – magari un po’ in periferia, su delle isole – una lingua straniera.

Giusto in questi giorni, in Canada, sta effettuando un viaggio per chiedere scusa ai nativi orfani di lingua costumi e cultura propri.
Speriamo dunque si adoperi anche perché torni presto agli argentini la lingua di tanti dei loro nonni.
La soave dolce favella che egli, uno di loro, parla oggi tra Cielo e Terra.

"Servizio di leva militare obbligatorio in Italia"  Claudio Susmel

1922 – 2022
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
Memoria Patriae prima vis

La Turchia in Europa?

Ma non è sempre stata in Asia?
In medio stat

26 luglio 2022

Il processo di adesione della Turchia alla costituenda Federazione Europea favorirà la democratizzazione delle sue istituzioni. Chi l’ha detto? Troppi. Detto o scritto con parole simili.
C’è chi non vede l’ora di confinare con Siria, Iraq, Iran, Armenia e Georgia? Evidentemente ritiene che siano confini non bisognosi di sorveglianza nonostante i nuovi valichi che, sorti dall’adesione della Turchia alla Federazione Europea, potrebbero essere attraversati a piedi dai cittadini di quei paesi.
Ma andiamo con ordine.
La Turchia è quella nazione che ha una parte minima del suo territorio in Europa, a ovest del Bosforo, del Mar di Marmara e dei Dardanelli.
È possibile ipotizzare che questa manina aggrappata ad Europa sconfessi Atlante riuscendo a trascinarsi dietro il resto del corpo, asiatico? In Turchia non è l’Asia a essere minore, è l’Europa che è minore.
È possibile, e non invece infinitamente presuntuoso e velleitario, ritenere che cultura storia e tradizioni secolari di questa nazione possano essere modificati dall’azione di uno o più precari ministeri di un’Europa non proprio saldamente coesa?
Sembra invece più realistico, visto che il mare divide per breve tratto la parte geograficamente europea da quella asiatica, individuare nella Turchia una cerniera tra l’Europa e l’Asia; una cerniera funzionale ai rapporti pacifici tra i due continenti, con garanzie internazionali che ne garantiscano l’indipendenza.
I recenti tentativi di mediazione tra Ucraina e Russia per favorire l’esportazione del grano ucraino dai territori dei due belligeranti in guerra costituiscono un primo esempio – non disinteressato – di quella azione mediatrice cui si è accennato.

Qualche anno fa la Croazia è entrata a far parte dell’Unione Europea; i suoi confini hanno raggiunto così la Serbia, la Bosnia-Erzegovina e il Montenegro.
Si è potuta esaminare la Storia con più libertà? Si potrà esaminare con più libertà oltre quella della Risiera di San Sabba e della Foiba di Basovizza, anche quella riguardante l’Isola Calva (Goli Otok), l’isola a sud est del Golfo del Quarnaro, dove trovarono torture e morte anche tanti italiani?
Il lavoro comunque non mancherà.
Non c’è proprio bisogno di cercarne dell’altro in Asia.

 "Servizio di leva militare obbligatorio in Italia"   Claudio Susmel

1922 – 2022
Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
Memoria Patriae prima vis