L’Europa smetta di pagare la Turchia per la difesa del proprio territorio
Non auro sed ferro recuperanda est Patria
E’ arrivato il momento di licenziare Brenno o perlomeno, dati i tempi, metterlo in cassa integrazione.
Quel barbaro che minacciava Roma, poggiò la sua spada su un piatto della bilancia che stava pesando l’oro richiesto alla Città per evitarle il saccheggio, con lo scopo di ottenerne ancora di più, ma arrivò il romano Marco Furio Camillo che mise la sua spada sull’altro piatto della bilancia, pronunciando la famosa frase: Non con l’oro ma col ferro si salva la Patria.
L’Europa paga la Turchia con sovvenzioni miliardarie perché trattenga in Asia i migranti che vogliono sbarcare in Europa. Senza interrogarsi troppo sull’uso che farà del denaro questo stato che non impedisce nel suo territorio uccisioni e persecuzioni varie ai danni della minoranza curda, che ha dei tifosi di calcio che allo stadio fischiano durante il minuto di silenzio in onore delle vittime al teatro Bataclan di Parigi, che sconfina con le sue truppe in Iraq, che con folle disinvoltura abbatte un aereo russo.
Continuare a pagare Brenno – l’episodio, benché forse leggendario, insegna – non serve.
E’ arrivato il momento di licenziare Brenno o perlomeno, dati i tempi, di metterlo in cassa integrazione, di interrompere cioè almeno parzialmente le sovvenzioni a vario titolo elargite ai nuovi barbari. Ed è tempo di investire i risparmi ottenuti sulla paga delle odierne truppe mercenarie, infide tanto e più di quelle tradizionali del Medio Evo, nella costituzione delle Forze Armate Europee.
Attenzione all’alibi fornito dai verbosissimi indolenti di turno: la costituzione di Forze Armate Europee è un’impresa complessa che non si risolve in poco tempo.
Giusto, ma persistendo l’ostilità del Regno Unito nei confronti di un unico esercito europeo, si può cominciare per esempio da unità limitate italo francesi, o italo tedesche; unità sul modello di Forze Armate già presenti in Europa, quelle della Svizzera, che dimostrano come siano possibili Forze Armate Europee.
Si tratta di estenderle, diffondendo il trilinguismo italo franco tedesco già presente nella Repubblica di Guglielmo Tell.
Gradualmente.
Perché neanche Roma fu costruita in un solo giorno.
Claudio Susmel
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LA TURCHIA IN EUROPA E’ LA FINE DELL’ EUROPA